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Guerra Ucraina – Russia, le news dell’8 gennaio. Kiev: “Massiccio attacco russo, esplosioni in sei regioni”. Scatta l’allarme antiaereo in tutto il Paese

Colpite le regioni di Kharkiv e Odessa. A causa dei bombardamenti, un incendio è scoppiato in un centro commerciale a Kryvi Rih, città d'origine del presidente Voldymyr Zelensky
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Segui la diretta dalla guerra in Ucraina del 9 gennaio

Nuovo attacco russo su sei città dell’Ucraina. Vladimir Putin ha trascorso la vigilia del Natale ortodosso con le famiglie di soldati caduti in Ucraina. Kiev ora teme che il premier ungherese Viktor Orbán diventi presidente ad interim del Consiglio europeo in seguito alla candidatura di Charles Michel alle elezioni di giugno.

Estonia: “Baltici rafforzino il coordinamento alla difesa. Si doni all'Ucraina lo 0,25% del Pil in aiuti”

"Il rafforzamento della difese militari della regione baltica rappresenta una delle sfide più importanti del nuovo anno. I ministeri della Difesa dei Paesi baltici stanno lavorando in questa direzione". Lo ha affermato il presidente dell'Estonia, Alar Karis, durante la conferenza che ha seguito la seduta del consiglio della Difesa del Paese baltico, tenutasi oggi a Tallinn. Karis ha sottolineato che nonostante l'Estonia sia già ampiamente in grado di far fronte a provocazioni come quelle attuate dalla Russia attraverso il sostegno all'immigrazione clandestina, il Paese deve irrobustire le capacità di combattimento tradizionali in modo da garantire nel modo più efficace possibile la difesa del territorio nazionale.
Karis ha, inoltre, posto l'attenzione sulla necessità di continuare a garantire un adeguato supporto all'Ucraina.
"Sappiamo che l'Ucraina ha bisogno di ancora più armi - ha detto il politico estone - ed è fondamentale che tutti i Paesi mettano al lavoro le loro industrie militari in modo che l'Ucraina ottenga ciò di cui ha bisogno e l'Europa torni militarmente forte, impedendo future guerre di aggressione sul suolo europeo". La premier estone, Kaja Kallas, ha a sua volta invitato tutti i Paesi che hanno a cuore la democrazia e lo stato di diritto a sostenere l'Ucraina inviando lo 0,25% del Pil in aiuti. Kallas ha, per finire ricordato, che la crescente stanchezza suscitata dal conflitto in Ucraina non solo sta rallentando i processi decisionali, ma rende ancora più importante un lavoro di continua mobilitazione dell'opinione pubblica mondiale e di spiegazione delle ragioni per cui il sostegno all'Ucraina è centrale per il futuro dell'Occidente globale.

Spagna dona a Kiev due ambulanze blindate

La Spagna sta donando all'Ucraina due ambulanze blindate per l'evacuazione dei pazienti. Oggi il ministro degli Affari Esteri spagnolo José Manuel Albares, ha visitato gli impianti dell'azienda Tecnove a Herencia, Ciudad Real, per supervisionare l'adattamento di due veicoli militari in ambulanze che verranno trasportate in Ucraina nelle prossime ore. Alla visita era presente anche l'ambasciatore ucraino in Spagna, Serhii Pohoresltsev, riferisce il ministero degli Esteri in una nota. La donazione di questi veicoli risponde a una richiesta avanzata dal ministero della Salute ucraino all'Unione Europea nell'ambito del Meccanismo europeo di protezione civile. Il loro utilizzo sarà esclusivamente umanitario e si concentrerà sull'evacuazione dei pazienti e sull'assistenza medica, ha riferito Madrid.
"L'obiettivo degli aiuti spagnoli è sempre stato quello di offrire un'adeguata protezione alla popolazione ucraina, nonché la fornitura di beni di prima necessità, sia in Ucraina che nelle comunità ospitanti delle persone sfollate a causa del conflitto", ha ricordato Albares.

Prima telefonata tra Zelensky e il re del Bahrein

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il re Hamad bin Isa Al Khalifa del Bahrein, hanno avuto il primo colloquio telefonico in assoluto nella storia delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Lo rende noto lo stesso Zelensky su Facebook. I due hanno discusso di cooperazione bilaterale, sicurezza alimentare globale e sostegno alla 'formula di pace' dell'Ucraina. "È stata la prima conversazione tra i due capi di Stato nella storia delle relazioni bilaterali. L'anno scorso, il ministro degli Esteri del Bahrein Abdullatif bin Rashid Al Zayani ha effettuato la sua prima visita in Ucraina", ha osservato Zelensky sostenendo che il colloquio segna l'inizio di un nuovo capitolo nelle relazioni bilaterali. Il presidente ha ringraziato il Bahrein per la sua partecipazione ai precedenti incontri dei consiglieri della 'formula di pace' e ha invitato il rappresentante del Bahrein a partecipare al prossimo incontro a Davos. Tra le altre cose, Zelensky ha informato il leader bahreinita sugli sforzi dell'Ucraina per mantenere la stabilità alimentare globale.
Poco prima, scrive Ukrinform, il presidente ucraino e l'emiro del Kuwait, lo sceicco Mishal al-Ahmad al-Sabah, hanno discusso le prospettive di cooperazione nei settori dell'energia e dell'agricoltura.

Kiev: distrutto il ponte ferroviario russo vicino Mariupol

Le forze ucraine hanno distrutto un ponte ferroviario costruito dai russi vicino alla città occupata di Mariupol, che serviva per il progetto di ferrovia fra la Russia e la Crimea occupata. Lo ha annunciato Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco ucraino di Mariupol. "La questione di aprire una linea ferroviaria diretta dalla Russia è ora fuori questione per un bel pò di tempo", ha commentato in un post su Telegram ripreso da Ukrainska Pravda.
La struttura del ponte, costruito nel villaggio di Hranitne per superare il fiume Kalmius, è stata distrutta. Nell'operazione sono andati a fuoco anche dei carichi di combustibile, riferisce Andriushchenko.
Il ponte, viene spiegato nel post, faceva parte di un progetto per collegare tramite la ferrovia la città di Mariupol e quella di Dzhankoi in Crimea con le città di Rostov e Tangarog in Russia. La nuova via serviva per la logistica militare e civile russa nelle zone occupate in Ucraina, riducendo la dipendenza dei trasporti attraverso il ponte di Crimea.

Russia, richiamato nell’esercito il rapper arrestato dopo il party “quasi nudi”: ma non ha superato la visita

Il rapper russo Vacio, nome d'arte di Nikolai Vasiliev, arrestato per aver partecipato al party a tema "quasi nudi", con solo un calzino a coprire il pene e le scarpe ai piedi, è stato richiamato militare e dovrà presentarsi domani, rende noto Moskovsky Komsolets, citando il funzionario della Commissione di controllo pubblico sulle carceri, Aleksei Lobarev.
Vasiliev era stato condannato a 15 giorni di carcere e poi ad altri dieci per aver preso parte alla festa organizzata dalla presentatrice Tv, Nastya Ivleeva, quindi per propaganda Lgbt. Esponenti della Commissione di controllo hanno visitato Vacio, che ha espresso rincrescimento per il suo comportamento, come tutti gli altri vip che hanno preso parte alla festa del Mutabor di Mosca, nel carcere in cui sta scontando la pena.
Vacio ha anche sostenuto di essere stato "messo in mezzo" da altri che gli hanno perfino tolto il calzino e ha garantito di "non far parte della comunità Lgbt". Un tribunale fra l'altro ha stabilito che la festa ha effettuato "propaganda per relazioni sessuali non tradizionali", aprendo la strada alla formalizzazione di accuse per tutti i partecipanti.
Al completamento della sua prima condanna, il rapper era stato portato a un centro di reclutamento della stazione della metro Belorusskaya, dove gli era stato consegnato il richiamo per domani, e poi alla polizia. Arrestato per una seconda volta, con l'accusa di teppismo, è stato condannato ad altri dieci giorni di carcere.
Domani quindi sarà ancora detenuto per scontare la seconda pena. Vasiliev non avrebbe però superato la visita medica militare a cui si era sottoposto a Ekaterinburg, la città in cui è nato, quindi di fatto non presterà servizio. Vasiliev, il cui outfit può essere considerato come una citazione della foto sulla copertina del disco del 1987 "Fight like a Brave" degli americanissimi Red Hot Chilli Peppers- è tutt'altro che al sicuro però. Potrà ricevere altre accuse, questa volta penali, dato che il cosiddetto 'movimento internazionale Lgbt' è stato bandito come organizzazione estremista.
Come lui, nessuno è più al sicuro in Russia, neanche i vip che hanno sostenuto, con la loro musica o partecipando a spettacoli nelle Tv di Stato, la propaganda del Cremlino. Il carcere non è più solo per gli oppositori. E il richiamo al fronte è una possibilità concreta da cui nessuno deve sentirsi escluso. Il Paese, in cui le spese per la difesa hanno raggiunto il sei per cento del pil, è in guerra.

Polizia, oltre 2.100 corpi non ancora identificati in Ucraina

Più di 2.100 tra soldati e cittadini rimasti uccisi nella guerra in Ucraina non sono stati ancora identificati. Lo afferma, Artem Shevchyshen, vice capo del principale dipartimento investigativo della Polizia nazionale ucraina, scrive Ukrinform. "Ad oggi, più di 2.100 corpi non sono stati identificati. È impossibile prevedere quanti ce ne saranno domani, tra una settimana, tra un mese. Per questo già oggi è necessario eseguire una massiccia profilazione del Dna, in modo da poter reagire rapidamente e identificare ogni persona morta, sia i nostri soldati delle Forze di Sicurezza e Difesa che i civili", ha detto.

(afp)

Presidenza Ue, 'su fondi a Kiev intesa sia a 27 ma c'è piano B'

"La prima opzione è che sulla revisione del bilancio comune si arrivi ad una intesa a 27 ma un piano B c'è". Lo ha detto il ministre delle Finanze belga, Vincent van Peteghem, incontrando un gruppo di media internazionali sulle priorità della presidenza di turno dell'Ue.
Il dossier della revisione del bilancio europeo, con la previsione di un'assistenza finanziaria da 50 miliardi a favore dell'Ucraina, sarà al centro del vertice straordinario dei leader del prossimo primo febbraio dopo che, a dicembre, l'Ungheria ha posto il veto sul nuovo schema. Il tema sarà già sul tavolo della riunione di mercoledì dei Rappresentanti Permanenti dei 27 (Coreper II). "Sarà un appuntamento importante per capire come lavorare", ha osservato il ministro belga che, sui contenuti di un eventuale piano B per arrivare ai fondi per l'Ucraina aggirando il veto di Orban si è limitato a dire: "un piano a B senza l'Ungheria è un piano che vede la partecipazione di 26 Paesi membri....".

(afp)

Blackout nella regione di Mosca, i residenti protestano

Riscaldamenti spenti nella città russa di Podolsk, a una cinquantina di chilometri da Mosca, e anche in diverse abitazioni di Khimki, Balashikha, Solnechnogorsk, Lyubertsy ed Elektrostal, sempre nella regione di Mosca, con temperature esterne arrivate anche a meno venti gradi sotto lo zero.

I residenti a Podoslk si sono dati appuntamento nella piazza principale della città per protestare, sollecitare le autorità locali a ripristinare i riscaldamenti e perseguire i responsabili del disservizio. Almeno 21mila persone sono rimaste senza riscaldamento in casa a Podolsk, dopo il guasto a una centralina dell'impianto di Klimovsk.

"La polizia è intervenuta velocemente per disperderci, vorrei che avessero ripristinato il riscaldamento con la stessa velocità in cui hanno dispiegato gli agenti", ha affermato un manifestante, citato da Ostorozhno Moskva. I residentidella città puntano il dito contro il sindaco, Grigory Artamonov.

Ue, chiesto stop divieti unilaterali di importazioni da Kiev

A proposito delle importazioni di prodotti da Kiev "la Commissione continua a monitorare il flusso di esportazioni ucraine in Ue dall'Ucraina, restiamo in contatto con le autorità dell'Ucraina e dei cinque Stati Ue confinanti" e "nell'ambito di questo processo di comunicazione abbiamo chiesto ai Paesi che hanno in vigore divieti unilaterali di importazioni di abbandonarli". Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue, parlando nel briefing quotidiano dell'esecutivo comunitario.


Ue, valutiamo misure contro armi Corea Nord a Russia

"La potenziale fornitura di armi dalla Corea del Nord alla Russia potrebbe costituire una violazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu e delle sanzioni dell'Onu. È qualcosa che prendiamo molto sul serio, ne stiamo discutendo con i nostri partner internazionali e al nostro interno tra gli Stati Ue. Sono azioni che condanniamo e chiediamo a tutti di non sostenere la brutale aggressione russa contro l'Ucraina".

Mosca, 'anche missili ipersonici Kinzhal nei raid di stamane'

Mosca ha affermato di aver colpito siti industriali e militari nei raid missilistici compiuti stamane su varie regioni dell'Ucraina, sottolineando di avere impiegato anche missili ipersonici Kinzhal. Negli attacchi, riferisce il ministero della Difesa citato dalle agenzie russe, sono stati impiegati "missili a lunga gittata lanciati dal mare e da aerei, compresi i Kinzhal". Il ministero aggiunge che oltre a siti industriali e militari, non specificati, sono stati colpiti con missili, artiglieria e droni raggruppamenti militari in 108 aree dell'Ucraina e 113 postazioni di artiglieria, oltre al sito dove si svolgeva una riunione dei comandanti della 101/a Brigata della difesa terrestre.


Kiev, al mattino Mosca ha lanciato 50 missili sull'Ucraina

Il comandante delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny ha reso noto che questa mattina l'esercito russo ha lanciato contro l'Ucraina 59 tra missili di diverso tipo e droni. Lo riporta Unian. La difesa ucraina ha abbattuto 18 missili e 8 velivoli senza pilota, ha detto Zaluzhny. Durante l'attacco sono state prese di mira infrastrutture civili e industriali, e obiettivi militari. L'attacco ha colpito le regioni di Kharkiv, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Khmelnytsky.

Giornalista russo trovato morto a Rostov, al confine con il Donbass

Aleksandr Rybin, giornalista del quotidiano russo Lenta.ru e della rivista online Rabkor è stato trovato morto lungo un’autostrada nei pressi della città di Shakhtij, nella regione di Rostov, al confine con il Donbass. La causa della morte non è ancora stata accertata, ma il Comitato investigativo finora non ha trovato “segni di attività criminale”. Pubblicava reportage da Medio Oriente e Africa; a dicembre aveva pubblicato materiale sul servizio di intelligence iraniano Savak, durante il regno dei Pahlavi.

Zelensky: “ll coraggio degli ucraini guiderà la Storia”

"I nostri combattenti hanno dimostrato che gli ucraini, con la loro straordinaria forza, possono guidare la storia nella giusta direzione. Senza persone come i nostri eroi e senza il coraggio del popolo ucraino, l'Ucraina non avrebbe resistito". Lo ha scritto in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo un'altra notte di raid russi sull'Ucraina nei quali hanno perso la vita quattro civili.

Ucraina, Kuleba: “fiducioso che l’Ue superi il veto di Orban e invii gli aiuti, non abbiamo 'piano b'”

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, in un'intervista a El Paìs, si è detto fiducioso che alla fine l'Ue approverà i 50 miliardi di euro per Kiev che non sono stati approvati a dicembre a causa del veto dell'Ungheria, e ha affermato che se non arriveranno gli aiuti, dall'Ue, come dagli Usa, l'Ucraina non ha un 'piano B'. Inoltre, ha spiegato Kuleba, conviene inviare gli aiuti ora all'Ucraina evitando che si arrivi poi a una situazione di emergenza se la Russia dovesse riuscire ad avere successo sul campo di battaglia per la mancanza di fondi di Kiev. "Se si decide di sospendere o negare" ora gli aiuti all'Ucraina, "a causa della mancanza di risorse la Russia potrebbe avere successo sul campo di battaglia e rompere le linee" e a quel punto "ci sarà una reazione pubblica molto forte" a favore del sostegno a Kiev "e gli stessi politici che hanno deciso di negare gli aiuti decideranno di fornirli, ma in circostanze estreme. Quindi, anche da una prospettiva razionale, ha più senso fornire assistenza ora per evitare una crisi in futuro", ha spiegato Kuleba. Il ministro ha poi riferito che Kiev sta lavorano all'incontro tra il presidente Volodymyr Zelensky e il premier ungherese Viktor Orban per "esaminare l'agenda e risolvere tutti i problemi".

Papa: “Negoziare nel rispetto del diritto internazionale”

"Purtroppo, dopo quasi due anni di guerra su larga scala della Federazione Russa contro l'Ucraina, la tanto desiderata pace non è ancora riuscita a trovare posto nelle menti e nei cuori, nonostante le numerosissime vittime e l'enorme distruzione". Lo sottolinea il Papa nel lungo e articolato discorso al Corpo diplomatico. "Non si può lasciare protrarre un conflitto che va incancrenendosi sempre di più, a detrimento di milioni di persone, ma occorre che si ponga fine alla tragedia in atto attraverso il negoziato, nel rispetto del diritto internazionale", l'appello del Papa.

Kiev, quattro morti negli attacchi russi di stanotte

In seguito agli attacchi notturni russi contro l'Ucraina, 34 persone sono rimaste ferite e 4 sono morte. È il bilancio, come riporta RBC-Ucraina, fatto dal vice capo dell'ufficio del presidente Oleksiy Kuleba su Telegram.

Dnipro: 1 morto e 25 feriti nell’attacco russo

Le forze russe hanno colpito Kryvyi Rih e Novomoskovsk nell'oblast di Dnipropetrovsk l'8 gennaio, uccidendo una persona e ferendone altre 25, tra cui cinque bambini. Lo ha riferito il governatore regionale Serhii Lysak.

A Kryvyi Rih, l'attacco missilistico russo ha danneggiato un centro commerciale e più di 20 case, ha scritto Lysak su Telegram. Secondo quanto riferito, un uomo di 58 anni ha riportato ferite da schegge. L'attacco ha colpito anche la comunità di Lozuvatka vicino a Kryvyi Rih, uccidendo una donna di 62 anni e distruggendo una casa, secondo Lysak.

Tre edifici amministrativi, due distributori di benzina, un edificio di cinque piani e un'auto sono stati danneggiati quando la Russia ha colpito Novomoskovsk, nella periferia settentrionale di Dnipro, ha detto il governatore dell'oblast. Secondo le prime informazioni, 24 persone sono rimaste ferite, tra cui cinque bambini e ragazzi di età compresa tra i quattro e i 17 anni.

(reuters)

Ucraina: media Kiev, attacchi Mosca; allarme in tutto il paese

In tutta l'Ucraina è stato lanciato un allarme aereo dopo che le forze russe hanno lanciato diversi gruppi di missili contro le città di tutto il Paese. Lo riportano i media ucraini. Sono state segnalate esplosioni a Kharkiv, Zaporizhzhia, Dnipro e Kryvyi Rih.
Nella regione di Kharkiv è stata colpita una casa a Zmiiv, nel distretto di Chuhuiv, ha detto in un post su Telegram Oleh Syniehubov, capo dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv. "I medici stanno prestando assistenza a due vittime.
Secondo i dati preliminari ci sono altre due persone sotto le macerie", ha detto. Al momento non ci sono altri dettagli su danni o vittime. A Kiev, le stazioni della metropolitana si sono riempite di persone che stanno cercando riparo durante l'allerta.

(reuters)

Mosca: missile di Kiev intercettato sulla regione di Belgorod

I sistemi di difesa aerea hanno intercettato stanotte un missile ucraino S-200 sulla regione russa di Belgorod, rende noto il ministero della Difesa di Mosca citato dall'agenzia Tass.

Difesa aerea in funzione nell’area di Odessa

L'esercito ucraino ha affermato che la difesa aerea è entrata in funzione nella regione di Odessa. In precedenza l'aeronautica militare aveva segnalato il movimento di un gruppo di droni d'attacco russi in arrivo dal Mar Nero.

Esplosioni a Kharkiv, allarme antiaereo in sette regioni

Diverse esplosioni hanno scosso la città orientale di Kharkiv. Lo riportano i media locali. L'allarme antiaereo è scattato in queste ore in sette regioni ucraine. Le autorità di quella di Kharkiv affermano che le truppe russe hanno lanciato due attacchi contro il capoluogo utilizzando missili S-300. Il governatore Oleh Syniehubov riferisce che attacchi hanno preso di mira anche la città di Vovchansk.

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