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Wp: "L'Fbi a casa di Trump cercava documenti sulle armi nucleari". Ucciso l'uomo che ha provato a fare irruzione in una sede dell'Agenzia

Wp: "L'Fbi a casa di Trump cercava documenti sulle armi nucleari". Ucciso l'uomo che ha provato a fare irruzione in una sede dell'Agenzia
(ansa)
Non è chiaro se questo materiale sia stato effettivamento trovato nella tenuta di Mar-a-Lago
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Nel giallo sulle ragioni del blitz nella tenuta di Donald Trump in Florida da parte dell'Fbi, prende corpo un'ipotesi legata alle armi nucleari. Secondo il Washington Post - che cita fonti esclusive vicine alle indagini - i federali cercavano proprio documenti top secret sulle armi atomiche. Il timore è che potessero finire in mani sbagliate. Ed è la prova della profonda preoccupazione, nell'amministrazione americana, per il tipo di informazioni in possesso dell'ex presidente a Mar-a-Lago. 

Si tratta di documenti generalmente in possesso di un numero molto limitato di persone. Non è chiaro se queste carte siano state effettivamente recuperate nella tenuta di Trump né se le informazioni riguardino armi in possesso degli Stati Uniti o di altre potenze straniere. Né Trump né il dipartimento di Giustizia hanno voluto commentare la notizia. Ma l'ex presidente, sul suo social Truth, si è scagliato contro Biden: "Non sapeva del raid? Non ci crede nessuno".

Intanto l'uomo armato che ha cercato di irrompere nella sede dell'Fbi a Cincinnati, in Ohio, è stato ucciso. Dopo ore di inseguimento e trattative affinché si consegnasse alle autorità, Ricky Shiffer è stato freddato dalle forze dell'ordine in una zona rurale non lontano dalla città. Aveva provato a entrare nell'ufficio con una pistola e un fucile, probabilmente un Ar-15. Gli agenti speciali sono intervenuti subito, aprendo il fuoco. Dal quel momento è scattata una caccia all'uomo durata ore. Un segnale del clima sempre più teso nel Paese, dove le perquisizioni in Florida hanno galvanizzato la base più radicale dell'elettorato trumpiano. Con minacce di morte arrivate anche al capo dell'Fbi, Christopher Wray.

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Secondo le prime notizie, Shiffer sarebbe proprio un sostenitore dell'ex presidente americano con legami con gruppi estremisti, fra i quali uno che ha partecipato all'assalto al Congresso del 6 gennaio. L'uomo infatti sarebbe stato ripreso in un video postato su Facebook a un comizio pro-Trump a Washington la sera prima dell'assalto al Campidoglio.Il timore è che si tratti di un'azione legata al blitz dell'Fbi a casa di Trump e alla rabbia esplosa negli ambienti di destra.

Intanto, dopo giorni di ipotesi e voci incontrollate, il ministro della Giustizia Merrick Garland ha detto di aver autorizzato personalmente la perquisizione. Donald Trump non ha ancora deciso se opporsi alla mozione presentata dal dipartimento di Giustizia che intende rendere pubblico il contenuto del mandato di perquisizione.

Il tempo stringe. Entro le 15 - ha stabilito il tribunale della Florida - il dipartimento di Giustizia, che ha presentato la mozione, dovrà riferire se l'ex presidente si oppone o meno alla richiesta.