Economia

Assegno Unico, a gennaio pagati in media 268 euro a 5,96 milioni di famiglie

Assegno Unico, a gennaio pagati in media 268 euro a 5,96 milioni di famiglie
(ansa)

I figli coinvolti nella misura sono 9,4 milioni, per una quota media di 169 euro ciascuno. Il picco in Calabria a 191 euro. Nel 2023 spesi 18 miliardi

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Partenza forte per le domande di Assegno Unico Universale da parte delle famiglie italiane: a gennaio, primo mese di competenza dell’anno nuovo, risultano presentate dai dati Inps 101mila domande (erano state 52mila nel gennaio del 2023).

I nuclei che hanno ricevuto l’Auu sono 5,96 milioni, per un totale di 9,4 milioni di figli. A questi sono andati, sempre relativamente a gennaio, 1,6 miliardi di euro.

I dati dell’Istituto della previdenza consentono anche di tirare le somme per l’intero 2023. Anno durante il quale sono stati erogati alle famiglie assegni per circa 18 miliardi di euro, dato in crescita dai 13,2 miliardi che si erano registrati nel 2022.

Ma quanto vale l’Assegno per le famiglie? Se si prende la fotografia più recente, ovvero quella di gennaio 2024, l’importo medio mensile per richiedente è di 268 euro e per figlio è di 169 euro.

C’è ovviamente ampia variabilità in queste cifre: l’importo medio per figlio va da circa 56 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima (che per il 2024 è pari a 45.574,96 euro), ai 218 euro per la fascia di Isee più bassa, che per quest’anno è di 17.090,61 euro.

Tra le tabelle Inps, c’è anche una scomposizione regionale: sempre considerando la cifra per figlio, l’importo minore è a Bolzano (154 euro), mentre in testa c’è la Calabria con 191 euro. Tra le grandi regioni, il Piemonte e la Lombardia segnano 160 euro, il Veneto 161, l’Emilia Romagna 162, il Lazio 164, Campania, Sicilia e Sardegna sono tutte sopra i 180 euro.

Con l’anno nuovo, si ricorda, sono stati aggiornati sia gli importi minimi dell’assegno, che i parametri Isee di riferimento per tenere conto dell’inflazione registrata lo scorso anno (ne avevamo parlato qui, insieme alle regole per aggiornare l’Isee e ricevere le maggiorazioni spettanti).

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