Economia

Cina, il boom dell'export fa volare il surplus commerciale

Cina, il boom dell'export fa volare il surplus commerciale
(afp)
I dati dell'Agenzia delle Dogane cinese: raggiunta quota 676 miliardi di dollari, con le esportazioni in crescita del 20,9%
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PECHINO - Seicentosettantasei miliardi di dollari. Un record. È il dato sul volume degli scambi commerciali della Cina con l’estero, tra esportazioni e importazioni, nel 2021 appena concluso. Un 26% in più rispetto all’anno precedente. Il valore delle esportazioni ha toccato i 340,5 miliardi di dollari a dicembre (+20,9%) e i 3,36 trilioni di dollari nell'intero 2021 (+29,9%), quello delle importazioni si è attestato a 246 miliardi di dollari a dicembre (+19,5%) e a 2,69 trilioni di dollari l’anno scorso (+30,1%), come ha comunicato questa mattina l’Agenzia delle Dogane. 


Dopo la crisi legata al Covid, dalla quale la Cina ha saputo uscire più rapidamente rispetto al resto mondo, la riapertura delle fabbriche ha consentito di soddisfare soprattutto l'elevata domanda globale di equipaggiamento medico (il documento delle Dogane, alla voce “prodotti e strumenti medici” segna 18 miliardi di dollari nel 2021, un +11,9% rispetto all’anno precedente) e di prodotti elettronici, consentendo la forte crescita delle esportazioni.


"Ci aspettiamo che le esportazioni cinesi rimangano forti nel primo trimestre a causa della domanda globale e del peggioramento della pandemia in molti paesi in via di sviluppo. Attualmente le forti esportazioni possono essere l'unico motore che aiuta l'economia cinese", ha detto Zhang Zhiwei, capo economista al Pinpoint Asset Management. 


I fattori di incertezza per i mesi a venire in ogni caso non mancano, come ha sottolineato il portavoce delle Dogane questa mattina in conferenza stampa presentando i dati. A preoccupare maggiormente è la variante Omicron che si è affacciata pure oltre Muraglia e che dati i lockdown mirati e la strategia della tolleranza zero della Cina potrebbe avere ripercussioni sulle catene di approvvigionamento andando ad ingolfare ulteriormente i porti del Dragone, specialmente quelli di Ningbo, Shenzhen, Tianjin e Shanghai. La Cina deve affrontare "la tripla pressione della contrazione della domanda, dello shock sul lato dell'offerta e dell'indebolimento delle aspettative”, ha messo in guardia Li Kuiwen. 


Ad aumentare è anche il surplus commerciale del Dragone con gli Stati Uniti: 396,58 miliardi, un dato in rialzo per il secondo anno consecutivo dopo gli anni delle guerre commerciali con l’Amministrazione Trump.