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ECONOMIA

Ripresa a ritmi moderati

Pil: Bankitalia dimezza a +0,3% la stima di crescita 2019, +0,7% nel 2020

Crescita al ribasso per debolezza domanda estera. Uscite quota 100 solo in parte rimpiazzate da nuovi occupati

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Crescita  sempre più debole per l'economia italiana. La Banca  d'Italia, nelle nuove proiezioni economiche, stima una  ripresa a ritmi moderati nella seconda parte dell'anno con un pil, corretto per le giornate lavorative, che crescerebbe quest'anno solo dello 0,3%. La stima per il 2019 rispetto a  quella fatta a gennaio viene cosi' dimezzata (+0,6%). Le  proiezioni macro per il triennio 2019-2021, elaborate dagli  esperti di via Nazionale nell'ambito dell'esercizio  coordinato dell'Eurosistema, rivedono al ribasso anche i  numeri per il 2020 e 2021. Nel nuovo scenario l'anno prossimo  il Pil crescerà dello 0,7% (0,9%) e nel 2021 dello 0,9%  (1%). La revisione rispetto a gennaio, si legge in una nota, "riflette principalmente la maggior debolezza della domanda  estera osservata negli ultimi mesi e il protrarsi di  condizioni di elevata incertezza rilevate nei sondaggi presso  le imprese".

Uscite quota 100 solo in parte rimpiazzate da nuovi occupati
La Banca  d'Italia aggiunge che alla crescita del Pil contribuirebbero  prevalentemente i consumi delle famiglie che beneficerebbero  delle misure di politica di bilancio a sostegno del reddito  disponibile, e le esportazioni che crescerebbero in linea con  la domanda estera. La dinamica degli investimenti privati  risulterebbe invece debole, frenata dall'incertezza sulle  prospettive della domanda e da un graduale aumento dei costi  di finanziamento. La Banca d'Italia spiega inoltre che  l'accumulazione di capitale produttivo si contrarrebbe nel  biennio 2019-20 e sarebbe pressoché stagnante nel 2021.  Secondo gli esperti di via Nazionale, l'occupazione si  espanderebbe in misura contenuta, soprattutto nei primi due  anni, riflettendo anche maggiori fuoriuscite dal mercato del lavoro per effetto dell'introduzione di nuove forme di  pensionamento anticipato, che, in linea con le regolarità  osservate nel passato, verrebbero solo in parte rimpiazzate  da nuove assunzioni.

Disoccupazione al rialzo a 10,5% stima 2019, 10,6% nel 2020
La Banca  d'Italia rivede al rialzo le stime sulla disoccupazione in Italia. Via Nazionale  indica un tasso di disoccupazione medio annuo del 10,5%  quest'anno e del 10,6% il prossimo. Sei mesi fa, nel  precedente esercizio di proiezioni, gli esperti di via  Nazionale indicavano un tasso del 10,3% quest'anno destinato  a rimanere invariato anche nel 2020. Per il 2021 la stima è  di un tasso di disoccupazione in lieve calo al 10,4% (10%  nella stima di gennaio).