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ITALIA

Domani le celebrazioni del 25 aprile

Milano, striscione neofascista dei tifosi laziali a piazzale Loreto: "Onore a Benito Mussolini"

Anpi: "Gravissima provocazione". Si indaga per manifestazione fascista, ci sono primi identificati

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Alla vigilia delle celebrazioni del 25 aprile, provocazione da parte di un gruppo di tifosi della Lazio arrivati a Milano per assistere stasera alla semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan a San Siro. Nel primo pomeriggio, un gruppo di Irriducibili ha esposto nei pressi di Piazzale Loreto uno striscione con la scritta: "Onore a Benito Mussolini".


Piazzale Loreto è uno dei luoghi simbolo della Resistenza milanese. Qui, infatti, furono esposti i cadaveri di 15 partigiani e, otto mesi più tardi, quelli dello stesso Mussolini e di Claretta Petacci.

Si indaga per 'manifestazione fascista'
E' "manifestazione fascista", prevista dall'articolo 5 della Legge Scelba del 1952,  l'ipotesi di reato per la quale potrebbero essere denunciati e indagati gli ultrà della Lazio. Prima di iscrivere formalmente il fascicolo, comunque, la Procura milanese dovrà ricevere un'informativa dalla Digos che è al lavoro per identificare gli ultrà.

L'articolo 5 della Legge Scelba punisce con la reclusione fino a 3 anni le "manifestazioni fasciste" e, in particolare, "chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste".

Di recente, nel febbraio scorso, il Tribunale di Milano ha assolto perché "il fatto non sussiste" tre persone che erano accusate di avere violato l'articolo 5 della legge Scelba durante una cerimonia commemorativa dei caduti della Repubblica sociale, che si svolge ogni anno al campo X del cimitero Maggiore nel capoluogo lombardo. In quel caso il giudice ha ritenuto che l'avere urlato il motto nazista 'Sieg Heil' ed esposto uno stendardo della 'associazione combattenti 29esima divisione granatieri Waffen-SS' poteva essere ritenuta una "manifestazione del pensiero, costituzionalmente garantita", che non ha attentato alla "tenuta dell'ordine democratico". Una manifestazione "costituzionalmente garantita, all'interno di un contesto commemorativo".

Il blitz di oggi, però, è avvenuto in strada davanti ai passanti. Sempre di recente, poi, il pm di Milano Piero Basilone ha chiesto tre mesi di carcere per quattro dirigenti di Lealtà azione per una manifestazione con saluti romani sempre al campo X del cimitero Maggiore, il 25 aprile 2016.

Primi identificati
E ci sarebbero già i primi identificati per lo striscione. Sulla vicenda stanno collaborando la Digos di Milano e la Digos di Roma, al lavoro per il riconoscimento dei responsabili del gesto.

Sala: "Milano è resterà antifascista"
"Anche cercando di non drammatizzare, non si può non capire che si stanno superando certi limiti. E che la denuncia di tutto ciò spetta soprattutto alla politica. A tutta la politica però. Milano è e resterà sempre una città profondamente antifascista" scrive su Facebook il sindaco di Milano Beppe Sala.

"E' una gravissima provocazione che avviene alla vigilia del 25 aprile. Rappresenta un oltraggio inaccettabile alla memoria di chi ha combattuto per la libertà di tutti noi. Chiediamo che siano individuati i responsabili e che le organizzazioni neofasciste e neonaziste vengano sciolte applicando le leggi che esistono, Scelba e Mancino". Così il presidente milanese dell'Anpi, Roberto Cenati. "La ricorrenza del 25 aprile è una festa che deve unire tutti gli italiani", aggiunge.

Salvini: "Nessuna tolleranza. Tifosi Lazio? 14 idioti"
"Nessuna tolleranza per ogni forma di violenza, fisica o verbale. Ringrazio le Forze dell'Ordine che stanno seguendo con attenzione la situazione. Il calcio deve tornare ad essere un'occasione di festa e di incontro, non di rissa e di scontro" ha commentato il ministro dell'Interno. Questa sera a San Siro si disputa la semifinale di Coppa Italia Milan-Lazio. "Ho appena fatto i complimenti alle forze dell'ordine che hanno identificato 14 idioti che invece di andare a vedere una partita di pallone vanno in giro per Milano a far casino".

M5S: una provocazione indegna
"Una provocazione indegna". Questo il commento del Consigliere lombardo del M5S, Massimo De Rosa, sul blitz dei neofascisti a Milano. "Purtroppo quando si strumentalizza una ricorrenza come quella della Liberazione, orchestrando polemiche ad arte, il rischio è quello di creare le condizioni ideali per dare il via a un'escalation che pone sempre più in alto l'asticella della provocazione e del cattivo gusto" aggiunge De Rosa che puntualizza: "Il 25 Aprile è la festa di tutti gli italiani. Chi sostiene il contrario, sminuendone l'importanza, sta irresponsabilmente alimentando una squallida polemica a scopi propagandistici". Sulla stessa lunghezza d'onda la consigliera comunale milanese dei pentastellati Patrizia Bedori: "Lo spettacolo che ci hanno regalato gli ultras della Lazio è aberrante e non tollerabile. Milano, medaglia d'oro alla Resistenza, non si merita nulla di tutto ciò. È uno sfregio che i milanesi e tutti coloro che hanno dato la propria vita per la democrazia non meritano. Un video che fa venire i brividi e che speravamo di non dover mai guardare".