Giovedì 16 Maggio 2024

Istat, Donne più istruite, ma divario su lavoro aumenta

Il rapporto dell'Istat evidenzia che le donne sono più istruite, ma il divario di genere nell'occupazione è in aumento. Il Mezzogiorno ha un gap di istruzione e occupazione più profondo rispetto al Centro-Nord. I figli di genitori con basso livello di istruzione hanno più probabilità di abbandonare gli studi.

Istat: "Donne più istruite ma peggiora divario sul lavoro"

Istat: "Donne più istruite ma peggiora divario sul lavoro"

Emerge che le donne sono più istruite, ma i differenziali occupazionali di genere sono in peggioramento. Secondo l'Istat, la quota di donne tra 25 e 34 anni laureate è del 35,5% contro il 23,1% degli uomini. Il vantaggio femminile nell'istruzione non si traduce però in un vantaggio lavorativo: il tasso di occupazione femminile è molto più basso di quello maschile (57,3% contro 78%) e il divario di genere è in aumento nel 2022. Inoltre, il divario tra Mezzogiorno e Centro-Nord è ancora profondo sia per quanto riguarda l'istruzione che l'occupazione. I laureati 30-34enni del Sud hanno un tasso di occupazione 20 punti più basso rispetto al Nord (69,9%, contro 89,2%). Se i genitori hanno un basso livello di istruzione, un giovane su quattro abbandona precocemente gli studi e uno su 10 raggiunge il titolo terziario. Con almeno un genitore laureato, invece, le quote sono, rispettivamente, meno di tre su 100 e circa sette su 10. Tuttavia, il rapporto evidenzia anche aspetti positivi. Nel 2022, fra gli under 35 con laurea o diploma conseguiti da almeno un anno e non oltre tre, cresce il tasso di occupazione: 56,5% tra i diplomati e 74,6% tra i laureati (+6,6 e +7,1 punti sul 2021). Per i laureati il valore supera di 4 punti il livello raggiunto prima della crisi del 2008. Restano comunque molto ampie le distanze con l'Europa.