Roma, 22 febbraio 2021 - Alessandro Di Battista non è più iscritto al Movimento 5 stelle. Tra i primi a prendere le distanze dalla scelta del Movimento di appoggiare il governo Draghi, Di Battista fa parlare ancora di sé all'interno dell'universo pentastellato e della politica italiana. Ha assicurato che non è intenzionato a buttarsi in operazioni di scissione oppure nel fondare un 'suo' partito, ma resta il fatto che 'Dibba', ora anche formalmente, non è più un 5 stelle.
Il suo nome è sparito dalla lista pubblicata sulla piattaforma Rousseau e lascia spazio, per chi ne cerchi traccia, ad un secco: "Non sono disponibili profili per i filtri selezionati". Intanto, dopo le 40 espulsioni dei dissidenti dai gruppi parlamentari, si aspetta la decisione dei Probiviri, l'organo collegiale dei pentastellati deputato a sancire la cancellazione anche dal Movimento.
Fra i malpancisti c'è chi si organizza per portare avanti l'opposizione. L'obiettivo è la nascita di un nuovo gruppo. A questo si lavora alla Camera. Al Senato, invece, sul progetto qualcuno frena e rivendica il diritto di continuare a stare nel Movimento senza intenzione di mollare. A Montecitorio potrebbe nascere nei prossimi due giorni una nuova componente nel gruppo Misto formata dai fuoriusciti del M5s. Servono almeno 10 firme, a fronte dei circa 40 espulsi. Quanto al nuovo gruppo, potrebbe vedere la luce gia' la prossima settimana con 20-22 iscritti. Il nome, viene confermato, potrebbe essere 'Alternativa' o 'L'alternativa', e non avrebbe come riferimento Di Battista.