Il nuovo film diretto e interpretato da Bradley Cooper sulla vita del compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein, Maestro, atteso in concorso alla Mostra di Venezia, è al centro delle polemiche: sono in molti a criticare la protesi al naso “indossata“ da Cooper. Non solo il naso-protesi è molto più grosso di quello del compositore, ma per molti osservatori evoca – così adunco – lo stereotipo razziale del “naso ebraico“. Un caso di “Jewface“, quindi di alimentazione del pregiudizio antisemita.
A difendere Cooper, 48 anni, sono subito intervenuti però Jamie, Alexander e Nina Bernstein, i figli del maestro – nato negli Stati Uniti da una famiglia di ebrei polacchi nel 1918, scomparso nel 1990 – via social: "Ci spezza il cuore assistere a travisamenti o fraintendimenti degli sforzi di Cooper. Leonard aveva un naso molto pronunciato. Bradley ha scelto di usare una protesi per aumentare la somiglianza, e a noi va benissimo così. Siamo sicuri che anche nostro padre sarebbe stato d’accordo". Va aggiunto che tra i produttori di Maestro c’è peraltro Steven Sbielberg, che al ricordo della tragedia della Shoah ha dedicato il suo monumentale Schindler’s List.
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