Giovedì 9 Maggio 2024

Il giallo del regista iraniano ucciso. “Darius Mehrjui e la moglie decapitati in casa”

Era tra i fondatori della New Wave del cinema iraniano anni ‘70. Sui social: “Sono stati decapitati”. Ma la polizia conferma solo l’omicidio “con coltellate in varie parti del corpo”. L’allarme della donna pochi giorni fa: “Un uomo ci ha minacciati”

Dariush Mehrjuim (Ansa)

Dariush Mehrjuim (Ansa)

Teheran, 15 ottobre 2023 – Mondo del cinema sotto choc per il brutale omicidio di Darius Mehrjui e di sua moglie, Vahideh Mohammadifar. Il celebre regista iraniano, 84 anni, è stato ucciso nella sua villa di Meshkindasht di Karaj, nella provincia di Alborz, a ovest di Teheran. Lui e la moglie sono stati accoltellati a morte, il loro cadavere è stato trovato dalla figlia Mona ieri sera. “Li hanno decapitati”, scrivono diversi utenti sui social network. Ma il dettaglio non viene confermato ufficialmente. E proprio sul web Mohammadifar, scrittrice, prima dell’efferato delitto aveva lanciato l’allarme, scrivendo che lei e il marito avevano subito minacce con un coltello da un individuo non iraniano, presumibilmente un cittadino afghano. Un dettaglio a cui, per il momento, gli inquirenti non sembrano dare peso. 

Chi era Darius Mehrju

Noto al grande pubblico per il film ‘La Mucca’, con cui nel 1969 contribuì a lanciare la cosiddetta New Wave del cinema iraniano dei primi anni '70, di cui Mehrju va annoverato tra i fondatori. Vincitore di premi in festival iraniani e internazionali, ha subito come regista la censura della Repubblica islamica che ha vietato alcuni dei suoi film, compreso il suo ultimo lavoro el 2019 “Laminar”, arrivato sugli schermi privo di alcune sequenze.

In un’intervista Mehrjui aveva espresso la sua ammirazione per il cinema neorealista italiano, parlando dell’influenza che ebbe su di lui, da bambino, 'Ladri di biciclette’ di Vittorio De Sica.

Oltre al già citato ‘La mucca’, di lui si ricordano ‘Il postino’ (1972) e l’acclamatissimo The Circle del 1974. Pellicole che sono arrivate in diversi festival internazionali, compresa la Mostra del Cinema di Venezia, e che sono state acclamate dalla critica. Altri suoi film famosi includono The Pear Tree, Hamoon, The Tenants, Sara, Pari, Leila, Mom's Guest e Santouri. Quest'ultimo, che raccontava la vita di un giovane tossicodipendente, non è mai stato autorizzato a essere proiettato.