Coronavirus, Ap: "All'inizio la Cina ritardò a dare informazioni, Oms irritata"

Secondo l'Associated Press le lodi rivolte al governo di Pechino erano un invito a una maggiore collaborazione

Un giornalista sottoposto a tampone per Coronavirus a Pechino (Ansa)

Un giornalista sottoposto a tampone per Coronavirus a Pechino (Ansa)

Roma, 2 giugno 2020 - La Cina avrebbe ritardato a rilasciare le informazioni sul nuovo Coronavirus nella prima fase della pandemia, irritando l'Organizzazione mondiale della sanità. E' quanto sostiene l'Associated Press, citando materiale audio e documenti interni dell'Oms stessa, da cui risulterebbe che i suoi funzionari si sarebbero più volte lamentati in privato, a dispetto delle lodi fatte in pubblico a Pechino. Secondo l'Ap, quegli elogi sarebbero stati in realtà un invito al governo cinese affinché collaborasse e condividesse maggiormente le informazioni sul Covid.

Il quadro che emergerebbe dunque appare in contraddizione sia con le affermazioni del presidente cinese, Xi Jinping - che ha sempre difeso l'operato della Cina come "tempestivo" e "trasparente" - sia con il punto di vista del presidente statunitense Donald Trump, che ha accusato l'Oms di essere "sino-centrica". Alla scarsa trasparenza cinese si unisce, invece, una sorta di impotenza dell'Oms che non ha poteri ispettivi e non può indagare in maniera indipendente all'interno dei Paesi membri. 

Insomma l'Oms avrebbe messo in buona luce la Cina per non irritare i funzionari di Pechino e assicurarsi maggiori informazioni sulla malattia, sul suo genoma e sui pazienti. La frustrazione dell'Oms era apparsa chiara nella seconda settimana di gennaio, prima dell'impennata di casi a Wuhan del 20 gennaio scorso. Allora il direttore delle emergenze dell'Oms, Michael Ryan, aveva lamentato che la Cina non stava collaborando come avevano fatto in passato altri Paesi e che era necessario esercitare maggiore pressione sulla Cina per una maggiore trasparenza. "Stiamo procedendo con informazioni minime, chiaramente non è abbastanza per una pianificazione appropriata", aveva dichiarato Maria van Kerkhove, a capo del gruppo tecnico sul Covid-19 dell'Oms, durante un incontro interno citato dall'Ap.

FaucI: Oms non perfetta ma necessaria

"Dal punto di vista medico certo l'Oms non è un'istituzione perfetta. Ha molte debolezze e fa degli errori, ma il mondo ne ha bisogno e ha una grande valore anche se non è perfetta", ha dichiarato oggi Anthony Fauci, l'immunologo membro della task force della Casa Bianca sul Covid-19, a Sky TG24. "Gli italiani, così come gli americani, hanno riconosciuto che ha fatto alcuni sbagli, ma credo che, se la scelta deve essere tra avere o non avere l'Oms, non ho dubbi, dobbiamo avere l'Oms", ha aggiunto.