Giovedì 9 Maggio 2024
JESSICA MULLER CASTAGLIUOLO
Economia

Intesa dà una mano alle imprese. Finanziamenti per 120 miliardi

Un plafond fino al 2026 a disposizione di pmi, microaziende, terzo settore, filiere agroalimentari e turismo .

Intesa dà una mano alle imprese. Finanziamenti per 120 miliardi

Intesa dà una mano alle imprese. Finanziamenti per 120 miliardi

Intesa Sanpaolo lancia un nuovo programma di finanziamenti da 120 miliardi per il rilancio delle aziende. Il piano ‘Il tuo futuro è la nostra impresa’ mette a disposizione finanziamenti fino al 2026 per accompagnare la progettualità di pmi, microaziende, terzo settore, filiere agroalimentari e del turismo alle prese con affrontare le sfide del riposizionamento tecnologico, digitale, geografico e generazionale. Il programma si articola su tre direttrici, transizione 5.0 ed energia, crescita sui mercati esteri e infine sviluppo digitale e cybersecurity e comprende una rinnovata sinergia con Sace e altri soggetti istituzionali.

"Le imprese che investono oggi possono ritagliarsi un importante vantaggio competitivo nel prossimo futuro – sostiene Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – Ci rivolgiamo a oltre 1,2 milioni di clienti tra pmi e imprese più piccole, per tutti vogliamo stimolare un approccio di rilancio verso la crescita con nuovi mezzi e nuovi obiettivi condivisi". Non solo pmi infatti, ma anche microimprese, terzo settore e filiere agroalimentari e del turismo. Nel concreto la banca intende accompagnare le aziende per facilitare l’accesso alle nuove misure del Pnrr e ampliarne i benefici, offrendo possibilità di investimento con il supporto di Sace e altri soggetti istituzionali.

Anna Roscio, executive director sme sales & marketing, lo definisce "un piano che guarda al futuro e che si rivolge alle imprese di tutti i settori e di tutte le dimensioni, con un focus sugli investimenti".

Nell’ambito del nuovo programma nasce inoltre Cresci Agri, una nuova linea di finanziamenti con durata fino a 30 anni dedicata allo sviluppo della produzione modulabile sul ciclo produttivo della filiera di appartenenza, oltre a prodotti per la copertura dai rischi sulle materie prime e a soluzioni ad hoc per l’efficientamento energetico e la crescita internazionale. "Come banca, abbiamo non solo la responsabilità di dare il credito ma di facilitare il percorso verso l’accesso a benefici e investimenti. Vogliamo essere a fianco delle aziende nella partita della grande competizione internazionale" conclude Barrese.

"La lotta all’inflazione delle banche centrali è arrivata all’ultimo miglio – ha aggiunto lo chief economist Gregorio De Felice – Anche se ci sarebbero già le condizioni per un ribasso dei tassi di interesse, un ciclo di tagli ufficiali dovrebbe iniziare da giugno". In particolare, secondo l’economista il 2024 si concluderà "con -0,75% rispetto all’anno iniziato" e "i ribassi proseguiranno nel 2025 con una riduzione dell’1,5% e con un punto di arrivo al 2,5%". "L’Italia non è più fanalino di coda", prosegue "dopo la pandemia la crescita cumulata è superiore alla media dell’eurozona (5,7% vs 4,3%)". A dare una spinta la "dinamica degli investimenti", trainati da "industria 4.0, superbonus e pnrr". Tra le ombre però, oltre a quella fosca della geopolitica, nel mondo del lavoro c’è il mismatch tra domanda e offerta: mancano all’appello 2,5 milioni di lavoratori. Una sfida alla quale si intreccia quella della transizione energetica e tecnologica.

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