Giovedì 18 Aprile 2024

Media del 9 e casa in centro. I requisiti per il liceo vip

Milano, il Manzoni è un istituto statale. Nuove regole di ammissione. I dirigenti: "Colpa del Covid, non c’è spazio". La protesta degli studenti

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Entri al classico ‘Manzoni’ di Milano se hai una media dal 9 in su in matematica, italiano e inglese e abiti in centro. Colpa – o ’merito’ – dell’emergenza Coronavirus, che ha ridotto i posti a disposizione nei licei meneghini già presi d’assalto.

Cambiano i criteri per l’ingresso e gli studenti scendono in piazza puntando il dito contro "un liceo elitario". I nuovi metodi di selezione sono stati approvati dal consiglio d’istituto: 15 i favorevoli, quattro i contrari. Si guarderà la pagella di seconda media per poi analizzare le zone di provenienza, dal centro alla periferia: in caso di esuberi e parità di punteggio si farà a sorteggio. "Abbiamo sempre accettato tutte le richieste e in caso di esuberi applicavamo un criterio territoriale – spiega il vicepreside Alessandro Mazzini –. L’anno prossimo però potremo avere solo 8 classi perché non ci sono state bocciature e nemmeno gli studenti che potevano essere ’riorientati’ e volevano cambiare scuola hanno trovato spazio altrove". Nell’ultimo giorno di lezioni in presenza – da domani tutte le superiori milanesi traghetteranno sulle piattaforme online per (almeno) tre settimane – gli studenti ’picchettano’ la scuola: corteo vietato per regole anti-Covid, i ragazzi si sono piazzati distanziati lungo il corridoio della presidenza.

"Troviamo inammissibile – mettono nero su bianco dal Collettivo politico Manzoni – che una scuola pubblica che dovrebbe essere accessibile a tutti e a tutte, ponga così spudoratamente un limite alle iscrizioni. Non vogliamo una scuola elitaria che vede i suoi studenti e le sue studentesse come semplici trofei, lasciando indietro chi non ha avuto la possibilità di ricevere un’istruzione che concedesse una media dell’8 o chi ha bisogno di più tempo". Si scatenano le reazioni politiche: "Il rendimento scolastico dipende molto dalle proprie possibilità e dalle condizioni di partenza – attacca il portavoce nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni –. Ancora una volta dietro la retorica e il mito della ‘meritocrazia’ si nascondono esclusione e discriminazione sociale".

Sulla cattedra restano i numeri: dal prossimo settembre potranno entrare al Manzoni 250 studenti circa. "Si darà priorità al merito, e non lo trovo scandaloso in un Paese che lo invoca sempre a parole. È una questione di responsabilità", sottolinea il vicepreside, che ha ricevuto gli studenti. Scelta elitaria? "Macché. Anzi. È un modo per non intrappolare persone al liceo classico – risponde –. Io sono uno strenuo sostenitore dell’accogliere tutti, ma a queste condizioni e per quest’anno meglio non creare false illusioni".