Napoli

Napoli, Ospedale del Mare al gelo dopo la voragine: la Procura dissequestra l'area per 10 giorni

Il provvedimento per consentire i lavori necessari
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La Procura di Napoli ha notificato all'Asl Napoli 1 il dissequestro temporaneo dell'area interessata dalla voragine all'Ospedale del Mare di Napoli. L'Asl dal momento del dissequestro avrà dieci giorni di tempo per realizzare i lavori necessari per ripristinare l'acqua e l'aria calda ai reparti dell'ospedale, poi l'area verrà nuovamente sequestrata. L'Asl già domani effettuerà una riunione operativa per realizzare rapidamente le riparazioni necessarie.

L'emergenza

"Dimettere o trasferire gli ammalati, rinviare i ricoveri, limitare la presenza di personale". Sono alcuni dei provvedimenti che il direttore sanitario dell'Asl Napoli 1 Centro Maria Corvino ha dovuto prendere per l'Ospedale del Mare "a causa dell'acuirsi delle condizioni climatiche che rendono oltremodo difficile la permanenza nel presidio per gli ammalati e gli operatori". Insomma, qualcosa di molto vicino a una evacuazione.

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Provvedimenti scattati a causa della mancanza di acqua calda e del riscaldamento dall'8 gennaio, quando una voragine si è aperta nel parcheggio dell'ospedale di Ponticelli. Ieri mattina, su mandato del manager Ciro Verdoliva, i legali dell'Asl Napoli 1 hanno presentato in Procura un'istanza urgente di dissequestro parziale dell'area e, in particolare, del cunicolo dove si trova la centrale di erogazione dell'acqua calda che serve il presidio ospedaliero.

L'obiettivo è realizzare un impianto idraulico provvisorio che consenta di ripristinare la fornitura. Alla richiesta sono allegate due relazioni e il progetto della ditta che dovrebbe svolgere i lavori. Ora si attende la risposta della Procura. Il dissequestro, sottolinea l'Asl, consentirebbe di completare i lavori. Nel frattempo, l'azienda ha adottato " misure finalizzate all'operatività del presidio limitate alle sole attività di emergenza o attività critiche per prognosi quoad vitam".

Per una settimana gli operatori del presidio hanno tirato avanti con grande abnegazione in condizioni molto difficili, ma adesso l'Asl, a leggere quanto scrive la direzione sanitaria, ritiene che la situazione sia diventata insostenibile e decreta lo svuotamento, per quanto possibile, dell'ospedale. Un presidio che doveva essere il fiore all'occhiello della sanità campana e la cui apertura è stata fortemente voluta dal governatore Vincenzo De Luca anche a costo di sacrificare altri ospedali che sono stati chiusi.


Nella nota interna di ieri Corvino dispone di "dimettere o trasferire tutti gli ammalati che, in condizione di sicurezza, possono rientrare al proprio domicilio o essere trasferiti in altre strutture per gli acuti". Gli ammalati dimessi, dovranno poi essere richiamati dalle unità ospedaliere " quando le condizioni del nosocomio diventeranno di nuovo ottimali". L'esperta direttrice sanitaria si raccomanda di " oscurare" ( togliere dalla lista dei posti disponibili nella piattaforma regionale, ndr) " i posti resi liberi fino a un massimo del 50 per cento. I restanti saranno dedicati prioritariamente ai pazienti provenienti dall'area critica".


Corvino dispone anche di "differire, fatta eccezione per i casi non procrastinabili perché rischiano la vita, i ricoveri programmati". Di più. L'ospedale di Ponticelli dovrà limitare " allo stretto indispensabile la presenza del personale di guardia attiva". La direttrice sanitaria dell'Asl invita anche il 118 a "limitare temporaneamente gli accessi dei pazienti al pronto soccorso dell'Ospedale del Mare e di dirottarli verso gli altri presìdi, con eccezione dei casi estremamente urgenti". In merito alla mancanza di coperte segnalata nei giorni scorsi, Corvino annuncia anche che "si sta provvedendo a fornire di effetti letterecci (coperte, ndr) tutte le degenze e all'acquisto urgente di idonei mezzi di condizionamento portatili da fornire a tutte le unità ospedaliere".


Una raccomandazione viene data proprio sull'uso dei condizionatori portatili: "È vietato lasciarli nelle vicinanze di materiale infiammabile ed è vietato lasciarli incustoditi nei locali dove saranno utilizzati". E in una lettera spedita dai settori Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Fials dell'Ospedale del Mare ai vertici dell'Asl Napoli 1 si sottolinea che "le conseguenze del crollo sono ormai divenute difficilmente tollerabili per pazienti e operatori".


Un periodo nero, insomma, per l'ospedale di Ponticelli dove nel Pronto soccorso è scattata anche la cosiddetta Audit (l'analisi critica e sistematica della qualità della assistenza medica), promossa d a Verdoliva. Nella relazione, firmata sempre da Corvino, si denuncia " presenza di familiari di ammalati", " assenza di postazione pre- triage per la definizione rapida di casi di Covid, ritrovamento di letti a scomparsa nell'ex codici bianchi, ritrovamento di sei barelle tra ex ambulatorio codici bianchi e ambulatorio per le urgenze, presenza di forte odore di fumi nella stanza ristoro del personale, assembramenti di dipendenti, presenza di bombole di ossigeno accantonate impropriamente nei corridoi". Questioni da poco se rapportate a quanto sta avvenendo ora.