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Aggredisce passanti e agenti con un coltello a Milano, poliziotto si difende e spara: morto 45enne

Aggredisce passanti e agenti con un coltello a Milano, poliziotto si difende e spara: morto 45enne
(ansa)
La polizia è intervenuta poco dopo mezzanotte in via Sulmona dopo che i residenti avevano segnalato la presenza di un uomo armato. Il 45enne, di origini filippine, con problemi psichici e precedenti per reati contro la persona e stupefacenti, si è scagliato contro gli agenti che tentavano di fermarlo, ne è nata una colluttazione in cui ha perso la vita
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Almeno due dozzine di testimoni, i condomini richiamati dalle urla e dagli spari, hanno visto. Ascoltati nella notte dagli investigatori della Squadra mobile, hanno ripetuto le scene cui avevano assistito poco dopo la mezzanotte di martedì, affacciati a balconi e finestre su via Sulmona. E tutti hanno raccontato la stessa scena. Un condomino filippino, che tutti conoscevano o avevano segnalato in passato, che dà in escandescenze sul marciapiede. Che spaventa prima un passante, poi un rider e li minaccia con un grosso coltello da cucina. Una prima volante che arriva, senza che gli agenti riescano a calmare l'uomo. Anzi, minacciato con lo stesso coltello, il capopattuglia indietreggia e cade a terra, si rialza e va giù di nuovo sull'asfalto, questa volta sbattendo violentemente la testa e scalciando per difendersi.

 

(ansa)

Pochi istanti, e in via Sulmona arriva un secondo equipaggio. I manganelli dei poliziotti non sono sufficienti a placare la furia dell'uomo, che vibra fendenti in aria e inveisce. Finché un agente non impugna l'arma d'ordinanza e spara. Quattro volte. Almeno un proiettile trapassa la coscia di Jerry Dimapulangan. Altri due spari centrano un'auto parcheggiata e una volante in mezzo alla strada. L'uomo, 45 anni, filippino, perde subito molto sangue. L'ambulanza, chiamata alle 0.17, tenta una rianimazione sul posto ma non riesce. Dimapulangan muore dissanguato.

Questa, finora, la dinamica dei fatti cristallizzata dal dirigente delle Volanti, Pino Schettino, da quello della Scientifica, Nicola Gallo, e dal capo della Squadra mobile Marco Calì, incaricato delle indagini. Tutti sono arrivati sul posto martedì notte, insieme al pubblico ministero di turno Paolo Storari, per assistere in prima persona ai rilievi, per ascoltare le prime testimonianze, compresa quella del poliziotto che ha sparato e ucciso: 23 anni, da uno sulla volante dell'Upg, è stato poi portato in automedica al Policlinico per un lieve stato di shock, e dimesso con cinque giorni di prognosi. Una settimana al collega contuso alla testa.

Jerry Dimapulangan aveva un appartamento, nel condominio di via Sulmona dal quale era uscito, e una lunga storia di problemi alle spalle che lo avevano portato a separarsi dalla moglie, a uscire di casa ma a trovare rifugio e un giaciglio nel vano contatori dello scantinato. Perquisito dai poliziotti, tra i materassi e i panni del 45enne è stata ritrovata sostanza che sarà analizzata dalla Scientifica. L'uomo, in passato, era stato arrestato per spaccio di shaboo e maltrattamenti in famiglia ai danni del figlio. L'autopsia sul suo corpo è stata disposta dal pm Storari, che dovrà decidere se indagare - e permettergli, dunque, la nomina di consulenti di parte - soltanto il 23enne agente o anche i loro tre colleghi presenti sul posto. La Mobile ha già acquisito un video girato da un condomino con lo smartphone, che riprende le minacce di Dimapulangan precedenti gli spari. Non è improbabile che altri testimoni abbiano filmato la sequenza degli spari.