Incendio carcere Cremona, detenuti appiccano il fuoco alle celle a Ca’ del Ferro: 80 evacuati

di Francesca Morandi

La protesta nata per la mancata somministrazione di uno psicofarmaco. Le fiamme si sono propagate coinvolgendo due sezioni detentive su due piani del fabbricato. È solo l’ultimo di una lunga serie di disordini

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Il carcere di Ca’ del Ferro a Cremona (Ansa)

Non c’è pace nel carcere di Ca’ del Ferro a Cremona. Dopo l’aggressione di fine maggio ad un agente da parte di un detenuto che ha tentato di strangolarlo e il rogo appiccato ad una cella da un altro detenuto, verso le 22 di venerdì sera alcuni detenuti hanno incendiato le rispettive celle per protestare, pare, a causa della mancata somministrazione di uno psicofarmaco. Ne dà notizia Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa. «Le fiamme si sono propagate coinvolgendo due sezioni detentive su due piani del fabbricato, il secondo e il terzo, e rendendo necessaria l’evacuazione di circa ottanta ristretti, che sono stati condotti ai passeggi. I vigili del fuoco, intervenuti a supporto della Polizia penitenziaria, hanno impiegato alcune ore per domare l’incendio. Il carcere è presidiato all’esterno dalle forze dell’ordine».

La direttrice del carcere, Rossella Padula, riferisce che l’emergenza «è stata gestita dal comandante del reparto nel migliore dei modi e dai pochi uomini presenti», in quanto anche per i periodo di ferie il personale scarseggia, «con fatica ma bene, con la professionalità del caso». Non nasconde che «i problemi sono stati grossi, è stato tutto molto complicato», e aggiunge che «si stanno accertando le responsabilità».

Il segretario generale della Uilpa evidenzia come «ripetutamente» il sindacato abbia segnalato «le gravissime criticità» del carcere di Ca’ del Ferro, «che assomma a quelle comuni alla quasi totalità degli istituti penitenziari del Paese, alcune difficoltà particolari , come quelle che derivano dal non aver assegnato un Comandante della Polizia penitenziaria titolare da circa tre anni e da una gestione complessiva che si caratterizza per i continui disordini». L’incendio, prosegue il sindacalista, dimostra come la «grave emergenza penitenziaria sia ancora in atto e che dalle rivolte e dai tredici morti del marzo del 2020, la situazione non sia cambiata».

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4 giugno 2022 (modifica il 4 giugno 2022 | 10:31)