Milano, studente 15enne a scuola con un coltello: cercava una professoressa, bloccato da altri due docenti e arrestato

diGiovanna Maria Fagnani e Cesare Giuzzi

Il ragazzo frequenta l'istituto e già in passato era stato segnalato per il suo carattere problematico. Non è chiaro perché cercasse l'insegnante: lei in passato lo aveva richiamato più volte

L’hanno visto entrare. Chiedeva con insistenza di una professoressa. Lei non c’era. Erano le 12.10 di mercoledì mattina. Poi due docenti hanno notato quello che il ragazzo, 15 anni, studente dell’istituto Galvani di via Francesco Gatti — a due passi dall’ospedale Niguarda — teneva stretto in mano. Un pugno un coltello da cucina da una parte. Dall’altra una bomboletta di spray al peperoncino. Quando uno dei due professori lo ha bloccato nel tentativo di disarmarlo, lui ha spruzzato il liquido urticante negli occhi. Ma l’insegnante, insieme a una collega, è riuscito a strappargli il coltello dalle mani. Nonostante la sua reazione rabbiosa: pugni e schiaffi per riuscire a divincolarsi, fino a liberarsi e scappare a piedi. Solo per poche centinaia di metri.

In meno di cinque minuti il ragazzo è stato individuato dalle pattuglie del Radiomobile e dei carabinieri di Greco e fermato. Davanti a loro non ha opposto nessuna resistenza: è salito in macchina ed è rimasto a lungo in silenzio. Nessuno sa cosa volesse fare il ragazzo con quel coltello. Ma non serve troppa fantasia per immaginarlo. Il giovane, di seconda generazione nato a Milano da una famiglia di origini nordafricane, è però stato fermato in tempo. Grazie all’intervento dei due professori, una donna di 42 anni e un uomo di 41 che si è anche ferito lievemente nella lotta. È finito in codice verde al Niguarda per le botte e gli effetti negli occhi dello spray.

Il 15enne è stato arrestato dai carabinieri d’intesa con la procura dei minori per resistenza a pubblico ufficiale (i professori). Ma non è escluso che il quadro possa aggravarsi in futuro. Il giovane ha diversi precedenti per minacce e atti di bullismo nei confronti di altri ragazzi. Un’esistenza già tormentata e problematica, più volte emersa anche a scuola. Per questo il sospetto è che l’aggressione pianificata nei confronti della docente che andava cercando per l’istituto possa essere maturata proprio dopo alcuni recenti rimproveri nei suoi confronti.

Una storia che somiglia drammaticamente ad altre due aggressioni violente avvenute a fine maggio dello scorso anno e a febbraio. La prima ad Abbiategrasso, dove uno studente 16enne ha accoltellato con un pugnale da caccia una professoressa. La seconda, più recente, all’Enaip di Varese con una professoressa colpita alla schiena da un alunno di 17 anni. Aggressioni che hanno fatto scattare un allarme sul mondo della scuola e sul disagio giovanile.

All’Istituto Galvani di Niguarda ci sono 1.200 alunni distribuiti su diversi corsi. La gran parte degli studenti frequenta i tre indirizzi dell’Itis: informatica e telecomunicazioni, meccanica e meccatronica, elettronico e elettrotecnico e il liceo scientifico delle scienze applicate. Nella scuola, diretta dalla preside Emanuela Germanò, è attivo da tempo uno sportello psicologico. Il caso del 15enne era noto e affrontato dall’istituto, ma nessuno immaginava una escalation simile.

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24 aprile 2024 ( modifica il 25 aprile 2024 | 07:37)