25 gennaio 2021 - 20:13

Sorveglianza speciale di 3 anni per il pedofilo irriducibile che adescava le bambine su TikTok

Divieto di parlare ai minori e blocco dei social network per l’ex bagnino e allenatore di volley Gianluca Mascherpa, oggi 57enne, che da oltre 20 anni colleziona denunce per abusi su minorenni

di Cesare Giuzzi

Sorveglianza speciale di 3 anni per il pedofilo irriducibile che adescava le bambine su TikTok
shadow

L’ultimo arresto meno di due mesi fa. Il primo dicembre Gianluca Mascherpa è tornato in carcere per l’ennesima volta con l’accusa di adescamento di minori. L’indagine della polizia postale ha messo in luce come, ancora una volta, l’ex allenatore di volley arrestato nel 2012 dai carabinieri quando lavorava per alcune società sportive dell’hinterland (Trezzano sul Naviglio) fosse tornato a colpire.

Una storia patologica quella di Mascherpa, oggi 57enne, originario della provincia di Lecce, iniziata nel 1997 con la prima denuncia quando lavorava come bagnino in un albergo dove approfittando della distrazione dei genitori aveva abusato di una bambina straniera. E proseguita un anno dopo con l’arresto da parte dei poliziotti di Massa Carrara per aver avuto «rapporti con ragazze minori che i genitori costringevano a prostituirsi». Poi il nuovo arresto nel 2001. In mezzo altri episodi quando lavorava come insegnante di educazione fisica in alcune scuole elementari della Toscana. La condanna a 8 anni, con l’interdizione dall’insegnamento e dall’impiego presso qualsiasi tipo di struttura sportiva, non lo avevano fermato, tanto che era stato di nuovo arrestato dalla polizia postale di Trento.

Una volta fuori dal carcere aveva spostato la sua attenzione sui social network dove si faceva chiamare «Simone» e fingeva di essere un coetaneoe in questo modo «agganciava» le sue vittime che costringeva a spogliarsi via chat. Poi l’indagine di 9 anni fa dopo che alcune ragazze della squadra di pallavolo di Trezzano avevano segnalato ai genitori le sue «morbose attenzioni». Il divieto di lavorare nelle società sportive deciso dal Tribunale non era in realtà stato rispettato anche per la mancanza di un «database» che permettesse ai gestori di conoscere i suoi precedenti. Peraltro già in quella occasione il 57enne aveva l’obbligo di seguire un programma di recupero. Al quale però s’è presentato solo saltuariamente con la motivazione di dover assistere la madre malata.

Ora su proposta del questore Giuseppe Petronzi, dal Tribunale di prevenzione è arrivata la sorveglianza speciale per tre anni. Una misura che richiama «l’attualità della pericolosità sociale» e che prevede, tra le altre prescrizioni, il divieto di avvicinamento a scuole, asili, parchi giochi e impianti sportivi. E soprattutto il divieto di «comunicare» con minori non solo di persona ma anche attraverso l’uso dei social network.

In questo campo Mascherpa s’era subito adattato ai rapidi cambiamenti di moda dei giovani passando da Facebook e Instagram al più gettonato tra i ragazzini TikTok. Allo stesso modo gli investigatori della Divisione anticrimine di via Fatebenefratelli, diretti da Alessandra Simone, hanno chiesto che all’ex allenatore venga applicata l’ingiunzione trattamentale: un percorso di recupero per evitare che nel futuro possa compiere ancora adescamenti, molestie e violenze.

E pensare che nel 2012, dopo l’arresto, davanti al giudice Mascherpa aveva chiesto di essere sottoposto alla «castrazione chimica»: «Voglio cambiare, fermatemi». Se le forze dell’ordine dovessero sorprenderlo a non rispettare le prescrizioni della sorveglianza speciale scatterà l’arresto in flagranza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT