12 agosto 2020 - 13:59

Milano, minaccia con un coltello e prende in ostaggio una guardia giurata in Duomo: arrestato

L’episodio è accaduto verso le 13 di mercoledì. L’uomo è stato controllato dalla polizia all’ingresso della cattedrale, quindi è corso all’interno e ha minacciato il vigilante. La polizia lo ha poi convinto a deporre l’arma. «Ho una camera da letto qui, volevo riposare»

di Stefania Chiale e Andrea Galli

Milano, minaccia con un coltello e prende in ostaggio una  guardia giurata in Duomo: arrestato
shadow

Otto minuti di terrore in Duomo. Con la cattedrale cinturata e le unità anti-terrorismo pronte all’irruzione nel timore di un attentatore. Un uomo, che ha dichiarato d’essere egiziano (era privo di documenti di identità), dopo essersi seduto sui gradini del Duomo è stato avvicinato da due poliziotti di pattuglia. Aveva un atteggiamento sospetto e gli agenti, in forza al commissariato Centro, hanno voluto approfondire.

D’improvviso, senza dir nulla, l’uomo si è alzato e ha iniziato a correre, abbattendo a calci una rete, travolgendo una guardia giurata all’esterno della cattedrale ed entrando. Una seconda guardia giurata si è messa all’inseguimento ma, una volta raggiuntolo, sull’altare, è stata minacciata con un coltello e costretta a inginocchiarsi. Erano le 13. I sei uomini della questura presenti hanno condotto la trattativa e l’hanno convinto a deporre l’arma e liberare l’ostaggio. L’uomo è stato trasferito in Questura, dove hanno iniziato l’interrogatorio. Farneticando, avrebbe detto che lui ha una camera da letto all’interno del Duomo e voleva semplicemente entrare per farsi un riposo dopo pranzo. L’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo d’arma (un coltello a serramanico con una lama di centi centimetri) e sequestro di persona.

Al momento non c’è alcun elemento concreto che possa far ipotizzare un gesto terroristico. È quanto emerge dalle prime indagini condotte dalla Digos e coordinate dal capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili. L’uomo, un 26enne, è effettivamente nato in Egitto ma vive da anni in Italia. Ha un regolare permesso di soggiorno di lunga durata e ha un’occupazione. Il suo unico precedente ci riporta all’aeroporto di Malpensa, quattro anni fa: aveva rubato due bottiglie di vino in un negozio ed era scappato. Anche in quella occasione lo avevano inseguito: la sua corsa era terminata nella zona riservata al personale dello scalo. Gli agenti della Polaria lo avevano infine catturato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT