1 ottobre 2018 - 11:39

Olimpiadi 2026, il Coni ufficializza la candidatura di Milano-Cortina

Lo ha reso noto il governatore lombardo, Attilio Fontana durante la riunione della Giunta regionale: «Siamo molto contenti e inizieremo a lavorare». Chiamparino: «Se c’è una possibilità di recuperare, senza Torino, un ruolo per le montagne olimpiche torinesi, la Regione c’è»

di Redazione Milano online

Il presidente del coni Giovanni Malagò (Ansa) Il presidente del coni Giovanni Malagò (Ansa)
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«Il Coni ha ufficializzato che la candidatura italiana per i giochi olimpici invernali 2026 sarà quella di Milano-Cortina». Lo ha annunciato durante la riunione della Giunta regionale il presidente della Lombardia Attilio Fontana. «Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, mi ha telefonato comunicandomi formalmente che il Coni ha presentato la candidatura di Milano-Cortina, quindi Lombardia e Veneto per l’Italia ai prossimi giochi olimpici del 2026». Così, l’annuncio. «È una notizia che aspettavamo - ha aggiunto -, siamo molto contenti e inizieremo a lavorare alacremente perché diventi una candidatura approvata dal Cio». Fontana ha spiegato che giovedì prossimo, insieme al sottosegretario regionale ai Grandi eventi Antonio Rossi, sarà a Venezia per la prima riunione operativa con il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, i sindaci di Milano e Cortina d’Ampezzo, Giuseppe Sala e Giampietro Ghedina. All’ordine del giorno la definizione delle azioni da intraprendere per convincere il Cio che «quella lombardo-veneta è la scelta migliore»

Sala: pensare a un buon dossier

Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, commenta con ottimismo la notizia: «È un passo necessario e tanto atteso. Ovviamente è un passo, poi è chiaro che bisognerà lavorare e accelerare sulla preparazione di un ottimo dossier perché abbiamo convinto il Coni e il governo, ora dobbiamo convincere il Cio, però sono molto positivo. Giovedì — ha aggiunto il primo cittadino — avremo questo incontro a Venezia e il Coni sarà rappresentato da Diana Bianchedi (ex schermitrice, ndr). Ho sentito questa mattina (lunedì, 1 ottobre, ndr) Malagò che partirà mercoledì per Buenos Aires per cominciare a sostenere la candidatura». Una soddisfazione per Sala, che si è detto «molto contento e so che ora c’è molto da lavorare». «Ho suggerito ai miei colleghi — ha continuato —, cioè i presidenti di regione e al sindaco di Cortina, di non preoccuparsi dei fondi, ora c’è talmente tanto tempo davanti che poi i fondi si troveranno. Preoccupiamoci di fare un buon dossier».

La posizione di Torino

Chiara Appendino (Ansa)
Chiara Appendino (Ansa)

Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte reagisce alla notizia senza perdere le speranza: «Se c’è una possibilità di recuperare, senza Torino, un ruolo per le montagne olimpiche torinesi, la Regione c’è». Mentre, la sindaca di Torino, Chiara Appendino ha affermato: «Il Coni porti in votazione i dossier, la candidatura di Torino è ancora in campo. Si entri nel merito dei dossier, si analizzino costi in modo analitico e il Coni si assuma la responsabilità delle proprie scelte. «È una candidatura per noi incomprensibile, si tratta di andare a costruire ed edificare dove non ci sono gli impianti. Torino era la meno costosa. Chi si assume questa responsabilità dovrà spiegarla al Paese».

Il (sostegno) del governo

La svolta è arrivata con il Consiglio dei ministri: «Se Milano e Cortina presenteranno in tempi rapidissimi un progetto di candidatura comune senza richiedere fondi allo Stato, avranno il sostegno del governo» per la corsa alle Olimpiadi invernali del 2026, aveva affermato Giancarlo Giorgetti. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport voleva infatti che il quadro si sgomberasse di tutti gli equivoci che erano nati all’indomani del tramonto dell’ipotesi «triplice», quella di una candidatura unica giocata sui poli di Milano, Cortina e Torino.

Il sindaco Sala

Il tentativo di Torino di rientrare nella corsa per la candidatura ad ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 «è legittimo ma, se il governo appoggia Milano e Cortina, mi sembra una candidatura più forte onestamente». Lo aveva affermato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando della candidatura olimpica delle due città e dell’appoggio del governo. «Per i fondi c’è tempo, la Lombardia e il Veneto possono garantirli nel frattempo, mancano un sacco di anni, non è quello il problema -aveva aggiunto -. Non stiamo parlando di cifre rilevantissime, l’importante è avere il via libera alla candidatura e che Malago’ possa andare a Buenos Aires con una candidatura, cioè quella di Milano e Cortina». E il via libera a Milano-Cortina è arrivato.

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