7 giugno 2019 - 16:41

Tuffo con gli amici: annega nel lago. Voleva festeggiare la fine della scuola

Aveva 15 anni. Il ragazzino si è buttato in acqua con un gruppo di compagni da un pontile davanti a Villa Geno, ma lui non è più riemerso. Non sapeva nuotare. Era stato recuperato dai vigili del fuoco in fin di vita e portato all'ospedale di Bergamo

di Anna Campaniello

(foto Cusa) (foto Cusa)(foto Cusa)
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Le lezioni ormai finite e la decisione di festeggiare con gli amici a Como, in riva al lago. Relax, risate, chiacchiere leggere. E un tuffo dal pontile. Maxwell non sapeva nuotare, ma è entrato in acqua con i compagni. Pensava forse di restare vicino alla riva, ma il fondale in quel tratto diventa profondo in pochi metri e il ragazzino è stato risucchiato dal lago. Gli amici si sono accorti che annaspava, hanno provato ad aiutarlo ma lo hanno visto sparire sott’acqua. Recuperato quasi un’ora dopo dai sommozzatori dai vigili del fuoco e trasportato in elicottero all’ospedale di Bergamo, l’adolescente è morto poco dopo il ricovero. Maxwell Osei aveva 15 anni e frequentava il centro di formazione professionale di Monte Olimpino. Sognava di lavorare in un ristorante e frequentava il corso di alimentazione sala bar. Viveva a Gironico con la famiglia, originaria del Ghana.

La vittima, Maxwell Osei
La vittima, Maxwell Osei

Le lezioni per le classi prime erano terminate nei giorni scorsi. Il ragazzino venerdì aveva pensato di trascorrere qualche ora di divertimento con i compagni. In base a quanto ricostruito dagli agenti delle volanti della questura di Como, che hanno parlato con gli amici, sembra che il 15enne non sapesse nuotare. Non ha rinunciato però a giocare in acqua con gli amici. Qualcuno ha detto che voleva solo bagnarsi i piedi. Forse ha fatto un passo di troppo ed è stato risucchiato dal lago.

In quel tratto c’è il divieto di balneazione, ma nella bella stagione non sono rari i bagnanti che si tuffano dal pontile. E purtroppo non sono rare neppure le tragedie: tre solo nelle ultime quattro estati le persone annegate nello stesso punto. I compagni di Maxwell hanno fatto il possibile per aiutarlo a restare a galla. Il 15enne però è sparito sotto i loro occhi. Appena si sono resi conto che non potevano fare nulla, hanno contattato il 112. Sono arrivati i mezzi del 118, gli agenti di polizia e i vigili del fuoco, con il nucleo sommozzatori. I sub dei pompieri si sono immersi ma solo dopo un’ora hanno individuato il 15enne, a circa 9 metri di profondità. Lo hanno riportato in superficie in condizioni disperate. Il personale del 118 ha attivato le manovre d’emergenza e fatto decollare l’elicottero, che ha trasportato il ragazzino al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è arrivato già in arresto cardiaco.

Vani purtroppo i tentativi di salvarlo.Gli amici di Maxwell sono stati sentiti dagli agenti delle volanti in questura a Como. Sono sotto choc. È stata informata anche la procura, ma sulla dinamica non ci sarebbero dubbi. «È una tragedia che lascia senza parole — dice la direttrice del Cfp, Antonella Colombo — faremo il possibile per stare vicini alla famiglia. Maxwell era un ragazzino riservato e a modo, ha frequentato con entusiasmo il primo anno. Una bella persona».

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