In dieci verso il processo per il grattacielo della Regione Piemonte

La vicenda riguarda presunte irregolarità dei materiali utilizzati per costruire la nuova sede istituzionale dell’ente

In dieci verso il processo per il grattacielo della Regione Piemonte

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino stanno notificando dieci avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di due funzionari e due ex funzionari della Regione Piemonte e di sei amministratori di società ritenuti, a vario titolo, responsabili di abuso d’ufficio in concorso, inadempienza contrattuale in concorso, peculato in concorso e falso ideologico.

Il caso
La vicenda  riguarda presunte irregolarità dei materiali utilizzati per costruire il grattacielo della Regione Piemonte. Dall’inchiesta, coordinata dal pm Francesco Pelosi e scattata nel 2018, sono emerse irregolarità da parte di dirigenti e funzionari che, abusando della loro funzioni, si sarebbero appropriati, falsificando i registri di contabilità, di oltre 15 milioni di euro di fondi regionali liquidandoli alla consortile incaricata della costruzione dell’opera «Torre Regione Piemonte» per la fornitura e posa di materiale di fatto mai arrivati in cantiere.

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Le indagini
Dalle indagini dei carabinieri sono emerse irregolarità anche a carico degli amministratori delle società coinvolte nella realizzazione dell’opera che avrebbero fornito alla stazione appaltante piastrelle non conformi agli standard richiesti. Materiale che non sarebbe stato trattato con prodotti consolidanti e idrorepellenti. Lo scorso 15 febbraio, i carabinieri aveva sequestrato metri quadrati di piastrelle, già posate in diversi locali del nuovo grattacielo del Piemonte: piastrelle già macchiate, già prima che qualcuno ci mettesse piede, che assorbono i liquidi e si crepano al passaggio di qualsiasi cosa.

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