«Riteniamo questa sentenza assolutamente ingiusta ed iniqua. Aspettiamo le motivazioni che dovrebbero arrivare entro fine mese. Sicuramente faremo appello al Collegio di Garanzia per sostenere le nostre posizioni, che sono molto solida, molto chiare, e che sono già state accettate con successo nel percorso ordinario. E crediamo di averne altre». Lo ha detto l'amministratore delegato della Juventus Maurizio Scanavino ai microfoni di Dazn nel prepartita di Juventus-Atalanta in merito al -15 inflitto ai bianconeri per il caso plusvalenze.

«Abbiamo posizioni molto solide, molto chiare, peraltro che sono già state accettate con successo nel percorso ordinario, quindi in aggiunta a queste crediamo di averne addirittura delle altre, quindi continueremo su questo percorso - ha aggiunto Scanavino - Che sia una sentenza ingiusta evidentemente non lo crediamo solamente noi della Juventus e i nostri tifosi, perché in questi giorni ho apprezzato - e per questo ringrazio - tifosi di altre squadre, gente che lavora nel calcio da tanto tempo, personaggi anche noti che partecipano a palinsesti televisivi o importanti format social, che hanno compreso assolutamente l'esagerazione e l'iniquità di queste decisioni».

«Dobbiamo essere pronti a tutto, purtroppo questa sentenza ci ha insegnato che è inutile essere ottimisti o pessimisti, bisogna essere preparati, pronti, determinati, questo è quello che faremo - le parole dell'ad bianconero - Per la verità, anche in questa situazione, che non ci aspettavamo potesse avere questa dimensione, è un qualcosa che comunque stava nelle opzioni. Non siamo impreparati e faremo meglio, su questa sentenza e su tutte le altre che ci aspettano. Abbiamo un Consiglio di persone estremamente esperte, un pool di avvocati estremamente capace e quindi porteremo avanti con grandissima determinazione i nostri elementi a sostegno delle nostre ragioni».

Parlando della reazione della squadra alla sentenza, Scanavino ha sottolineato di aver visto «grande compattezza a partire dal primo incontro di ieri mattina con l'allenatore e poi nell'incontro che abbiamo fatto col presidente Ferrero con tutta la squadra. Per certi versi sono stato anche un po' sorpresa, ma probabilmente perché era anche la mia prima esperienza, ma comunque ho trovato un gruppo estremamente sereno, estremamente determinato. Avevamo già avuto occasione di rappresentare quella che era la situazione che la società stava vivendo, quindi erano consapevoli, preparati, mi sembra che anche i messaggi che hanno mandato singolarmente ieri sui loro profili social confermino quello che è l'umore, quella che è la situazione, quindi direi bene».
Intanto, oggi, sono volati minacce ed insulti via social dopo la pubblicazione della sentenza con il  procuratore della Federcalcio, Giuseppe Chinè, il presidente Gabriele Gravina e la sua compagna, Francisca Ibarra, alla quale è stata anche attribuita una falsa storia Instagram dove campeggiava il -15 con il logo della società bianconera. Per tutti questi casi - apprende l'Ansa - è in corso la segnalazione alle autorità competenti. Dalla Figc filtra «sdegno per gli insulti e le minacce», nonché «solidarietà ai destinatari di queste aggressioni social». Al momento, secondo quanto apprende l’Agi, non sono stati aperti fascicoli sulla vicenda.

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