TORINO. Maurizio Sarri, questo Napoli-Juve ruota attorno a lei e al suo ritorno. Che effetto fa?
«Avrà un sapore particolare, chiaramente, ma non bisogna correre il rischio di spendere energie per un aspetto personale. C’è un obiettivo collettivo: fare una prestazione di livello per fare punti a Napoli. Sarà una partita difficile e complicata per mille motivi»

Che accoglienza si aspetta dal San Paolo? I fischi sarebbero ingiusti?
«Li considererei un manifestazione d’affetto. Ricordo Higuain e quei fischi erano ingiusti, perché c’ero al Napoli quando la Juve pagò la clausola per averlo».

Lei considera chiusa per sempre l’esperienza a Napoli?
«In questo momento non ho questi pensieri. Potrei pensare anche di smettere dopo questa esperienza: non so quante energie mi rimarranno».

E’ solo una battuta o non si vede ad allenare fino a 70 anni?
«La pressione è un falso mito perché se uno sta dietro a questo circo, diventa matto… Bisogna capire le energie che rimangono: se uno si sente svuotato, smette. Ora io me le sento le motivazioni, ma tra due anni non so se sarò lo stesso. Se mi accorgo di avere meno motivazioni, è giusto anche smettere. Magari tra due anni perdo colpi e faccio una cazzata nel restare».

Domani al San Paolo ci sarà un nuovo ritorno di Higuain. Può giocare titolare, visto che solitamente segna sempre al Napoli?

«Non guardo questi aspetti, che hanno sfaccettature diverse. Se gioca è perché viene da una partita straordinaria, se sta fuori ci sono altri motivi tattici».

Bentancur ha scontato le tre giornate di squalifica in campionato: con lui c’è più equilibrio e quindi si può fare il tridente?
«Sta segnando pochissimo, ma ha margini di miglioramento. Perché ha un dinamismo straordinario, sta crescendo a dismisura e per noi è estremamente importante. Ci permette tutte le soluzioni, adatto a qualsiasi modulo ed è un giocatore serio».

Che partita sarà a Napoli? E che Napoli sarà?
«Con Demme ora hanno di nuovo un punto di riferimento per vie centrali… Il Napoli è forte e sarà una partita difficile, Gattuso sta dando grande solidità. Poi hanno una classifica strana: è primo per tante qualità, dalle verticalizzazioni ai tiri, mentre i punti sono pochi. Comunque è una squadra destinata a risollevarsi in fretta e poi noi domani sera sarà difficile mentalmente: so quante motivazioni avranno».

Che cosa perde e che cosa guadagna la Juve nello scambio Kurwaza-De Sciglio con il Psg?
«E’ solo un’idea di mercato, ad ora non c’è nulla. Quindi al momento non ho idea: Kurzawa lo conosco relativamente. Una cosa è studiare un giocatore e un’altra vederlo una volta durante una cena in famiglia».

Con Eriksen all’Inter cambiano gli equilibri del campionato?
«E’ un giocatore di grande levatura, ma che possa cambiare l’equilibrio è un discorso diverso. A noi questo non interessa: dobbiamo rendere al 100% sempre, visto che finora lo abbiamo fatto in spezzoni partita. Concentriamoci su di noi per essere competitivi».

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