Nuova tappa della complicata telenovela che riguarda Autostrade, la società concessionaria della maggior parte della rete autostradale nazionale. Ieri pomeriggio la notizia pubblicata dal nostro sito su una possibile conclusione concordata della vicenda - senza revoche della concessione per Autostrade per l’Italia (controllata da Atlantia, la holding della famiglia Benetton), e con il passaggio della quota del 51% della società a una cordata guidata del colosso assicurativo tedesco Allianz - ha sollevato una fiumana di reazioni. A stretto giro sono giunte le smentite di tutti i protagonisti della vicenda, ovvero Palazzo Chigi, il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, il ministero dello Sviluppo economico e Atlantia.

Smentite giunte in replica alle proteste dell’opposizione, primo tra tutti Matteo Salvini. «Sono completamente prive di fondamento le notizie riguardanti un presunto accordo raggiunto dal governo italiano con Autostrade per l’Italia, volto a porre fine al procedimento avviato dal governo italiano a seguito del crollo del ponte Morandi e avente a oggetto la caducazione della concessione», hanno dichiarato fonti di palazzo Chigi. Di uguale tenore le note diffuse da Atlantia, dalla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli e dal collega dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.

Secondo quanto da noi ricostruito e pubblicato ieri pomeriggio, sulla base di fonti bene informate sul dossier Autostrade, nei giorni scorsi su sollecitazione della ministra De Micheli (col via libera del premier Giuseppe Conte) sarebbe stato riavviato il tentativo di trovare soluzioni concordate per chiudere la vertenza con Atlantia, e contestualmente trovare un nuovo assetto azionario ad Autostrade. Del resto, sembra ormai certo che se si andasse dinanzi a un tribunale europeo, farebbe una brutta fine la clausola inserita nel decreto legge “milleproroghe” che permetteva di togliere la concessione ad Autostrade e trasferirla ad Anas, versando una penale di circa 7 miliardi (Atlantia ne chiede 23).

E così il Mit ha ripreso a lavorare per una soluzione concordata. Si è ragionato sulla possibilità di costruire per Autostrade un’alleanza con tutti i grandi player del settore (Atlantia, Gavio, Toto); poi sul coinvolgimento di soggetti pubblici come Poste e Cassa Depositi e Prestiti; infine, sull’ingresso di partner esteri come il fondo cinese Silk Road, che già oggi controlla il 5% di Aspi. Una scelta che ha sollevato più di una perplessità. Di qui la decisione di scommettere su Allianz, il gigante assicurativo tedesco, che attraverso la Appia Investments già possiede il 6,94% di Autostrade.

Allianz, con la società Allianz Capital Partners, gestisce 18 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture. Nel progetto la società tedesca avrebbe dovuto guidare una cordata che avrebbe acquisito il 51% del capitale di Autostrade, facendo scendere Atlantia al 49% attraverso la vendita per circa 5,7 miliardi delle azioni (oggi è all’88,06%).

La complicata operazione non prevederebbe come ovvio una revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. Nella bozza di documento per la rinegoziazione delle concessioni sottoposta informalmente ad Autostrade ed Atlantia, si ipotizzerebbero garanzie per i 7000 dipendenti; il rafforzamento del piano di investimenti (tra cui la Gronda di Genova); il congelamento per 2-3 anni dei pedaggi autostradali; il sì alle nuove regole per le tariffe dell’Autorità dei Trasporti; una penale da 2 miliardi per i danni subiti da Genova.

La “pace” tra Stato e Benetton ieri è stata smentita con veemenza, ma a quanto pare il mercato ci crede: la scorsa settimana a Piazza Affari le azioni di Atlantia sono salite del 14%, e dai minimi del 16 marzo il recupero è stato del 45%. Arrivare a una soluzione concordata sarà dura: M5S sulla revoca della concessione ci ha messo la faccia. Sia i grillini che il Pd vorrebbero coinvolgere nella nuova Aspi Cassa Depositi e Prestiti. Ma Cdp, che ha avuto contatti con i Benetton - chiede prima di tutto garanzie sulla fine del contenzioso giudiziario, e vuole capire come se la caverà Autostrade con l’emergenza virus.

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