E’ il circolo di pietre più famoso e visitato del mondo, ma Stonehenge riserva ancora sorprese. Gli archeologi hanno infatti scoperto un nuovo anello di monoliti risalenti a oltre 4.000 anni fa. L’area, di circa 2 chiloemtri, è formata da massi di 10 metri di diametro e 5 di larhezza che circondano l’antico insediamento di Durrington Walls, a circa tre chilometri da Stonehenge. Secondo gli esperti delle università di Saint Andrews (Birmingham), Warwick (Glasgow) e dell’università del Galles Trinity Saint David, che hanno lavorato agli scavi, il nuovo sito è di epoca neolitica ed era collegato a Stonehenge.

Gran Bretagna, trovato nuovo sito neolitico vicino a Stonehenge

Stonehenge è patrimonio dell’Unesco dal 1986. L’attuale disposizione delle pietre si deve a una ricostruzione della prima metà del Novecento. Nel corso degli anni è diventato un luogo di pellegrinaggio per molti seguati del Centismo, della Wicca e di altre religioni neopagane. Tra il 1972 e il 1984 fu anche teatro di un festival musicale, ma nel 1985 il festival fu bandito a causa dei violenti scontri scoppiati tra la polizia e alcuni partecipanti. L’episodio è conosciuto con il nome di Battaglia di Beanfield.

I primi studi scientifici sul sito di Stonhenge risalgono alla metà del Seicento quando John Aubrey sostenne che l’opera fosse da attribuire ai druidi. Una teoria ancora molto diffuso nell’immaginario popolare, anche se storicamente smentita. La datazione radiocarbonica fa risalire il monumento al 3100 a.C., ma i druidi vennero istituiti come sacerdozio da Celti solo dopo il 300 a.C.

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