TORINO. Un altro lutto improvviso, un anno dopo il suicidio di Maura. L’atletica torinese si stringe attorno ai Viceconte, la famiglia che proprio domenica avrebbe dovuto ricordare la maratoneta valsusina scomparsa il 10 febbraio 2019. La cerimonia prevista è stata annullata, dopo che ieri a Teramo si è tolta la vita la sorella della campionessa. Simona, 44 anni, due figli, impiegata, abitava nella città abruzzese, dove aveva seguito il marito bancario, ed era stata un’atleta da ragazza. Impossibile per ora, secondo i carabinieri, stabilire un legame tra le due vicende.

Il trailer del documentario sulla carriera di Maura Viceconte: "La vita è una maratona"

La donna, pur segnata dalla tragedia di un anno fa e da alcune difficoltà in casa, non aveva dato motivi di preoccupazione a chi l’aveva sentita negli ultimi giorni, come gli amici torinesi che l’avevano coinvolta nei preparativi per l’omaggio a Maura. Per domenica era previsto un raduno, con sport e musica a cura del fratello Walter, nell’area del Parco de La Mandria che è stata intitolata a Maura.

Primatista italiana sui 10 mila, mamma di un bimbo, caso unico di atleta e lavoratrice, Viceconte è un mito dello sport azzurro: era amatissima e fortissima. Il suo record nel mezzofondo resiste dal 2000, e nella stessa stagione aveva ottenuto anche quello sulla maratona, poi battuto di un soffio dalla Straneo. Negli ultimi anni aveva sconfitto un cancro al seno, partecipato al rilancio de La Mandria e raccontato la sua vita in un documentario

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