A soli tre anni di distanza il terremoto è tornato a far paura nell'area appenninica tra Umbria, Marche e Lazio devastata dal sisma del 2016. Lo ha fatto nella notte con una scossa di magnitudo 4.1 con epicentro a quattro chilometri da Norcia (Perugia), 13 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 14 da Accumoli (Rieti). Nessun danno evidente segnalato ma in tanti sono scesi in strada, lasciando per qualche ora anche le casette fatte appositamente per resistere alla terra che trema.

A Norcia i più spaventati sono stati coloro che avevano già fatto ritorno nelle abitazioni dopo il sisma del 2016 e chi alloggiava nelle poche strutture ricettive aperte. La gente è restata in piazza San Benedetto qualche ora. «È una storia senza fine, a livello psicologico queste scosse ci devastano» ha detto Gianni Coccia, agricoltore e animatore della comunità di Castelluccio. «Eravamo da poco andati a dormire quando la terra ha di nuovo tremato - ha raccontato - e ti torna in mente tutto quello che hai vissuto in questi ultimi tre anni e ti chiedi: ma chi me lo fa fare di continuare a restare qui? La risposta la trovi nell'amore per la propria terra». Sensazioni che tornano anche nelle parole di Catia Ulivucci, commerciante: «Anche se viviamo in una casetta sicura la paura non ti abbandona mai in questi casi e poi pensi al tuo lavoro e al futuro e la preoccupazione ti assale».

Sensazioni simili a quelle vissute ad Arquata del Tronto. «Sarà dura dormire ma non molliamo» ha detto il vicesindaco, Michele Franchi, durante la notte. La gente si è riversata in strada anche ad Amatrice, Accumoli e Cittareale, alcuni dei comuni del Reatino colpiti dal sisma dell'agosto 2016. Le verifiche sugli edifici messi in sicurezza dopo il terremoto del 2016 non hanno comunque evidenziato un aggravamento dei danni. «Abbiamo fatto dei sopralluoghi a tutti i principali siti - ha spiegato il sindaco di Norcia Nicola Alemanno - e constatato che le messe in sicurezza hanno tutte ben tenuto». Anche la Basilica di San Benedetto devastata dal sisma del 30 ottobre 2016 non ha evidenziato ulteriori danni, come ha confermato la soprintendente Marica Mercalli. «Gli interventi di messa in sicurezza stanno tenendo bene - ha detto - e ne abbiamo in cantiere di ulteriori all'interno della stessa Basilica». Ricominceranno invece le verifiche sugli edifici privati con danni lievi, ha spiegato il presidente della Regione Umbria Fabio Paparelli, in contatto con la Protezione civile. «Rimettiamo in moto una macchina che non si è mai fermata» ha aggiunto.

Sul piano politico Paparelli ha chiesto che «la ricostruzione sia al centro del programma del nuovo Governo», annunciando che lunedì invierà una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Servono infatti - ha sollecitato - «norme per far ripartire i territori colpiti». «Chiediamo norme di emergenza - ha affermato Paparelli - per le imprese del turismo e del commercio per evitare che gli imprenditori abbandonino queste terre». A Norcia e nelle altre aree colpite è però intanto di nuovo un momento difficile. «Perché la paura del terremoto - ha spiegato il sindaco Alemanno - è qualcosa che ti sedimenta dentro e che torna con tutta la sua prepotenza non appena senti il boato della terra. 

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