Almeno 49 persone sono morte ed altre 48 sono rimaste ferite gravemente in seguito ad un attacco armato a due moschee avvenuto nella città di Christchurch, in Nuova Zelanda. A colpire un commando di quattro persone. La polizia ha arrestato tre uomini e una donna ed ha disinnescato alcuni ordigni artigianali. A sparare un «estremista australiano» (come è stato definito dalle autorità) di 28 anni, Brenton Tarrant, originario dello Stato di New South Wales, sulla costa orientale del Paese, che ha ripreso la strage in diretta streaming e l’ha pubblicata su Facebook. Il video di 17 minuti è stato poi rimosso dal social network. La premier neozelandese Ardern ha subito affermato «È uno dei giorni più bui». La polizia ha chiesto ai cittadini di religione islamica a «non recarsi nelle prossime ore nelle moschee in nessuna parte della Nuova Zelanda».

Brenton Tarrant, aveva preannunciato il suo gesto su un forum online e pianificava gli attacchi da due anni: è quanto emerge dal manifesto anti-migrati di 74 pagine dello stesso Tarrant pubblicato su Internet. Il terrorista, riporta il sito australiano News.com.au, aveva preannunciato la strage sul forum “8chan” ed ha scelto di colpire la Nuova Zelanda - che non era il suo obiettivo originale - solo tre mesi fa.

In quello che forse è il più grave attacco contro musulmani in un Paese occidentale, i testimoni parlano di vittime uccise anche a distanza molto ravvicinata. Tra loro quasi certamente anche molte donne e bambini. Il primo allarme è arrivato dalla moschea di Al Noor, dove c’erano almeno 300 persone raccolte nella preghiera del venerdì. I killer hanno prima attaccato la sezione maschile e poi si sono spostati nella sala preghiere femminile. Poco dopo il secondo assalto alla moschea di Masjid nel sobborgo di Linwood. Ancora poco chiara la dinamica del secondo attacco, ma comporterebbe delle auto cariche di esplosivi.

Durante una conferenza stampa, il commissario di polizia neozelandese Mike Bush, ha detto che sono state rinvenute anche auto con esplosivi, poi disinnescati, nel centro della città dove era in corso la manifestazione dei giovani studenti per il clima, sulle orme dell’attivista svedese 16enne Greta Thunberg, che è stata evacuata.

Il “manifesto” del killer

Aveva scritto un vero e proprio «manifesto» razzista e suprematista il killer di Christchurch, pubblicato in rete poche ore prima di effettuare l’attacco alle due moschee. Come rivela il Daily Mail, Brenton Tarrant, 28 anni, nel suo manifesto di 73 pagine spiega nel dettaglio le motivazioni dell’attentato, afferma di aver letto «gli scritti» di Dylann Roof, l’autore della strage di Charleston avvenuta il 17 giugno 2015, ma cita come esempio soprattutto il killer di Utoya, Anders Behring Breivik, che nel 2011 uccise 77 persone. Nel documento, intitolato «The Great Replacement» ribadisce che è necessario «difendere la razza bianca» e parla degli «invasori» che hanno causato «centinaia di migliaia di morti», di voler «vendicare» gli attacchi terroristi di matrice islamica in Europa e dello stato di «schiavitù» causato dai supposti invasori.Nello scritto, l’attentatore di Christchurch afferma anche di aver deciso di compiere questi attacchi anche come «vendetta» per un attacco in Svezia avvenuto nel 2017.

Brenton Tarrant

Nel manifesto: “Merkel prima della lista”

In alcuni stralci del manifesto che ha pubblicato sui social media, Brenton Tarrant afferma di volere la morte di Merkel, Erdogan e del sindaco di Londra, il musulmano Sadiq Khan.«Angela Merkel è la prima della lista. Pochi hanno fatto danni più di lei» si legge nel “The Great Replacement”. Il suo obiettivo è liberare l’Europa da tutti gli «invasori»: rom, africani, indiani, turchi, semiti. Tarrant scrive che la persona che lo ha influenzato di più è Candace Owens: un’attivista e commentatrice americana filo Trump. Anche Trump viene citato come «simbolo della rinnovata identità bianca».

Chi è il killer

Tarrant descrive se stesso come «un normale uomo bianco nato in Australia», proveniente dalla classe lavoratrice, con una famiglia «dal basso reddito». Il 28enne afferma anche di «aver avuto poco interesse nell’educazione»: «Non ho frequentato l’università, perché non avevo particolare interesse in quello che poteva offrire l’università». In un primo momento, Tarrant intendeva colpire una moschea a Dunedin, poi ha scelto le moschee di Al Noor e Masjid perché erano frequentate «da un numero ben più grande di invasori». A quanto scrive il Daily Mail Australia, l’uomo è cresciuto a Grafton, nel nord del New South Wales. Sempre secondo il giornale, una conoscente di Tarrant lo descrive come un uomo che ha sempre seguito una dieta strettissima e che ha sempre praticato allenamenti fisici molto intensi. «Ha anche allenato altre persone. Era molto bravo in questo». Dopo il liceo, il giovane ha lavorato come personal trainer in un fitness center della sua città.

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In un tweet postato da uno terroristi si vedevano anche alcuni caricatori delle armi automatiche, erano coperte con scritte in inchiostro bianco che facevano riferimento ad antiche battaglie e più recenti attacchi contro le comunità musulmane: tra queste, una riportava anche il nome Luca Traini, l’estremista di destra autore dell’attacco contro migranti compiuto l’anno scorso a Macerata. Il profilo del terrorista, B. T., è stato poi rimosso ma alcune immagini sono continuate a circolare in rete.

Il tweet (ora eliminato) di uno degli attentatori: sulle munizioni i nomi dei killer anti migranti e anti musulmani tra cui quello di Luca Traini

La premier: “Un atto di violenza senza precedenti”

La premier Jacinda Ardern ha descritto l’attacco come «un atto di violenza senza precedenti e ben organizzato. Uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda». Aggiungendo: «La Nuova Zelanda è stata attaccata perché noi rappresentiamo la diversità». Parlando alla nazione, ha spiegato: «Molte delle persone colpite da questo atto di estrema violenza saranno della nostra comunità di migranti e rifugiati. La Nuova Zelanda è la loro casa, dovrebbero essere al sicuro. Loro hanno scelto il nostro Paese come la loro casa ed è la loro casa. Loro sono noi - ha osservato - le persone che hanno compiuto questo atto di violenza non lo sono. Non c’è spazio per loro in Nuova Zelanda». L’allerta del Paese è stato elevato a «alto». «Abbiamo rafforzato la nostra risposta dalle nostre agenzie al confine, negli aeroporti» ha dichiarato la Arden.

Ferme condanne dai leader mondiali

Diversi leader mondiali stanno affidando a Twitter i loro messaggi di condanna e di cordoglio dopo la strage terroristica nelle due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda. «Un attacco terrificante» lo ha definito la premier britannica Theresa May che ha voluto estendere le condoglianze del popolo inglese «a tutti coloro che sono stati colpiti da questo disgustoso atto di violenza». «Sconvolge per la sua crudeltà e il suo cinismo» ha detto Vladimir Putin nel suo messaggio di condoglianze alla premier neozelandese Jacinda Arden. Anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan esprime in un tweet il suo «sdegno per quest’atto deplorevole»: «L’ultimo esempio di un crescente razzismo e islamofobia», scrive Erdogan. Forte condanna nei confronti «dell’orribile attentato terroristico» arriva anche dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: «La Nato sta dalla parte della Nuova Zelanda, nostro amico e partner, a difesa delle nostre società aperte e dei valori condivisi» e dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker: «L’Unione europea starà sempre dalla parte della Nuova Zelanda e contro coloro che vogliono annientare le nostre società e il nostro stile di vita». «Dobbiamo resistere contro l’islamofobia e tutto questo odio lodando i musulmani come parte preziosa della nostra società multiculturale», osserva il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon.

E vicinanza al popolo neozelandese è stata espressa con

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