Uno schiaffo per Donald Trump e una battuta d’arresto per la costruzione del muro al confine con il Messico. La Camera ha approvato la mozione dei democratici per annullare l’emergenza nazionale dichiarata dal presidente per costruire la barriera, bypassando il Congresso. La mozione è passata con 245 voti a favore e 182 contrari. Insieme alla maggioranza democratica hanno votato tredici deputati repubblicani.

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«Gli attraversamenti illegali alla frontiera sono ai minimi da quattro anni», ha osservato durante il dibattito il deputato democratico Joaquin Castro che rappresenta il Texas e che è di San Antonio, cittadina non lontana dal confine Usa con il Messico.

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Ora la risoluzione dovrà essere approvata dal Senato, controllato dai repubblicani che però non sono compatti. Affinché arrivi un secondo via libera i democratici hanno bisogno di 4 voti dalle fila repubblicane e del voto compatto di tutti i loro 47 senatori. Tre esponenti del Grand Old Party (Gop) hanno già annunciato che appoggeranno la mozione dem. Nel caso venisse licenziata dal Congresso il presidente eserciterà il diritto di veto, facendola cadere nel vuoto. Ma resterebbe il danno politico per non essere riuscito a convincere neppure tutto il suo partito sulla necessità urgente di un muro al confine.

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