Il cestista dei Los Angeles Lakers ha ricevuto la standing ovation di compagni e avversari

LeBron James ha scritto una nuova pagina della storia dell’Nba. Con i 26 punti messi a referto nella gara della notte contro Denver il cestista statunitense ha raggiunto e superato quota 40.000 punti in carriera. LeBron ha messo a segnato 26 punti e nove assist e ora è il miglior marcatore di sempre con 40.017 punti. Nonostante questo record i Lakers non sono riusciti a ottenere la terza vittoria consecutiva e sono stati battuti dai Nuggets guidati dal solito Jokic autore di 35 punti e 10 rimbalzi.

“Essere il primo giocatore a fare qualcosa, è davvero bello in questo campionato, anche solo conoscere la storia, i grandi che sono passati attraverso il campionato e poi vedere alcuni dei grandi in campo stasera, è stato fantastico”, ha detto LeBron James che però non ha mandato giù la sconfitta maturata dalla sua squadra: “Per me, la cosa più importante, come sempre, è vincere, e sono dispiaciuto che questo record sia arrivato con una sconfitta”.

Lo scorso anno Lebron era diventato miglior marcatore dell Nba superando Kareem Abdul-Jabbar (fermo a quota 38.387 punti). Per LeBron James standing ovation al timeout successivo e congratulazioni. La cavalcata verso la storia di Lebron è iniziata il 29 ottobre del 2003 quando il cestista a 18 anni e 303 giorni ha messo a referto i suoi primi punti con la casacca dei Cleveland Cavaliers con cui ha firmato i primi suoi 10mila punti in carriera.

James ha ricevuto una standing ovation al timeout successivo, mentre l’allenatore Darvin Ham gli ha dato una pacca di congratulazioni sul petto mentre si avvicinava alla linea laterale. C’è stata una presentazione video nell’arena, preceduta e seguita da James che sollevava la palla sopra la testa per la gioia dei tifosi, molti dei quali indossavano i suoi Lakers, Cleveland Cavaliers, Miami Heat o St. VincentûSt. Maglie della Mary High School.

“Ovviamente è un grande momento ma sarebbe stato sarebbe stato meglio se avessimo vinto”. Le due squadre erano sostanzialmente alla pari nei primi 44 minuti prima che Denver utilizzasse l’uno-due di Jokic e Murray, con spazi e tiri intorno a loro, per vincere alla fine. “Nikola è il miglior giocatore del mondo e Jamal ha spesso la palla tra le mani. E poi ci sono tiratori pronti a tirare tiri sotto pressione, quindi solo molti ragazzi che si sentono a proprio agio in quelle situazioni”, ha ammesso LeBron a fine match parlando degli avversari. Concludendo con un po’ di frustrazione: “È sempre come il quarto quarto, gli ultimi sei minuti o gli ultimi minuti della partita”, ha detto. “Loro fanno spettacolo, noi non facciamo spettacolo, e questo può essere frustrante”. Ma stavolta i titoli li ruba LeBron, entrato nella storia della Nba. 

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