Nonostante i pochi casi tra gli uomini gli esperti temono un aumento dei contagi

Negli Stati Uniti è allarme per l’aumento dei casi tra gli animali della ‘malattia del cervo zombie’,  ovvero la malattia da deperimento cronico. La sindrome è mortale e ha come sintomi disorientamento, sonnolenza, andatura claudicante e sbavamento. Non esistono cure o vaccini. Due ricercatori Samuel J. White e Philippe B.Wilson dell’Università Nottingham in un articolo sul sito The Conversation, hanno fatto sapere che la malattia è stata riscontrata in 800 tra cervi e alci, solo nel Wyoming ma è stata registrata i 31 stati, dopo il primo caso rilevato il novembre scorso nel Parco Nazionale dello Yellowstone.

Il timore ora è il contagio per l’uomo, che può avvenire attraverso il contatto con i cervi o mangiando la carne dell’animale. Test in laboratorio hanno evidenziato come la malattia possa infettare facilmente le cellule umane. La patologia neurologica è causata da proteine mal ripiegate che possono trasmettere l’anomalia a quelle sane. 

 

 

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