La proposta del ministro riportata da Repubblica: "La richiesta delle Regioni è consentire maggiore equità dove il costo della vita è più alto"

Differenziazione degli stipendi degli insegnanti su base territoriale. Insomma, al Nord stipendi più alti a scuola. Sarebbe tra le proposte del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: il quotidiano Repubblica riporta un suo virgolettato dove parla di “richiesta delle Regioni” di “consentire maggiore equità dove il costo della vita è più alto. Bisogna capire come fare per quei docenti che nei fatti ricevono uno stipendio molto più basso“.

Il tema economico sembra rintracciabile anche nelle sue risposte al Question Time di ieri, 25 gennaio: “Imprescindibile, quindi, è rafforzare il legame tra scuola e territorio, rispondendo alle richieste e alle esigenze del contesto in cui operano. Il nostro ordinamento conosce già meccanismi di incentivazione, peraltro poco conosciuti, agli investimenti privati nel sistema dell’istruzione e della formazione: mi riferisco ai benefici fiscali sulle donazioni, ai sistemi di raccolta fondi, all’istituto della sponsorizzazione e, da ultimo, alla grande opportunità che ci viene data dall’attuazione degli ITS Academy”, ha detto Valditara.

Valditara avrebbe detto alla piattaforma di dialogo promossa da PwC e gruppo Gedi ‘Italia 2023: persone, lavoro, impresa’ che serve “trovare nuove strade, anche sperimentali, di sinergia tra il sistema produttivo, la società civile e la scuola, per finanziare l’istruzione, oltre allo sforzo del governo”. 

Opposizioni all’attacco contro Valditara

Opposizioni all’attacco. “Valditara getta la maschera e descrive a chi avesse ancora qualche dubbio il modello che vuole realizzare questo governo: la scuola delle disuguaglianze. Garantire stipendi più alti al Nord perché il costo della vita è più alto non ha nulla a che vedere con il merito, né tiene conto degli sforzi enormi che molti docenti mettono in campo in contesti disagiati, dove la scuola rappresenta il principale presidio democratico. Quanto allo spalancare le porte ai soldi dei privati tramite sponsorizzazioni, siamo consci della carenza cronica di risorse, ma questo non può portare a soluzioni che rischiano di aumentare il gap non solo tra Nord e Sud, ma anche tra centro e periferia e tra grandi e piccoli centri. Il disegno di Valditara ci inquieta: il suo piano è esattamente quello che gli contestammo in Parlamento e le sue parole ci stanno dando ragione. Vedremo le mosse concrete che metterà in campo ma una cosa è certa: il Movimento 5 Stelle sarà al fianco del mondo della scuola per contrastare le derive disegualitarie, privatistiche e ideologiche di questo governo”. Così i capigruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato e alla Camera Luca Pirondini e Anna Laura Orrico, in riferimento alle parole del ministro Valditara – riportate oggi da Repubblica.

 

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