Il presidente Raisi: "Nostra operazione è stata un avviso al mondo". Russia chiede rapido allentamento della tensione

IN AGGIORNAMENTO – La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 194. L’Iran lancia un pesante avvertimento a Israele. “Siamo pronti a usare un’arma mai utilizzata prima” minaccia Teheran. Resta alta quindi la tensione fra Stato ebraico e Iran dopo l’attacco con centinaia di droni e missili da crociera lanciato nella notte tra sabato e domenica e neutralizzato da Iron Dome e jet alleati. Israele specifica che dalla sua risposta all’Iran non ci saranno pericoli per i Paesi arabi. 

Netanyahu respinge affermazioni su carestia a Gaza

 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “ha respinto le affermazioni delle organizzazioni internazionali sulla carestia a Gaza”. È quanto fa sapere in una nota il suo ufficio, come riporta Al Jazeera.

Netanyahu: “Su risposta a Iran decideremo in autonomia”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele deciderà da solo come rispondere all’attacco missilistico e di droni di sabato da parte dell’Iran. Lo riporta il Times of Israel. Il premier di Israele lo ha detto all’inizio della riunione settimanale di gabinetto, dopo aver incontrato il ministro degli Esteri britannico David Cameron e la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock. “Hanno tutti i tipi di suggerimenti e consigli, li apprezzo, ma voglio chiarire che prenderemo le nostre decisioni personalmente e lo Stato di Israele farà ciò che è necessario per difendersi”, ha detto, secondo quanto riferito da una nota del suo ufficio.

Netanyahu a Cameron e Baerbock: “Autodifesa è nostro diritto”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato i ministri degli Esteri di Regno Unito e Germania, rispettivamente David Cameron e Annalena Baerbock, entrambi in visita nel Paese, e li ha ringraziati per il loro sostegno. Lo riporta una nota dell’ufficio di Netanyahu, che sottolinea come il premier abbia insistito con loro sul fatto che Israele si riserva il diritto all’autodifesa.

Hezbollah rivendica attacco in nord Israele, 7 i feriti 

Il gruppo sciita libanese Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili e droni contro il villaggio beduino di Arab al-Aramshe, nel nord di Israele, sostenendo di aver preso di mira una “struttura militare israeliana”. Lo riferisce Al-Jazeera. L’attacco ha ferito almeno sette persone, di cui due in modo grave che sono ora ricoverate presso il Centro Medico della Galilea di Nahariya, secondo quanto riportano i media israeliani. Gli attacchi sono avvenuti “in risposta all’assassinio da parte del nemico di un certo numero di combattenti della resistenza ad Ain Baal e Shehabiya” in un raid lanciato ieri nel sud del Libano, afferma Hezbollah, che precisa di aver colpito “con missili guidati e droni esplosivi un centro di comando di ricognizione militare”.

Qatar: “In negoziati tra Israele e Hamas c’è qualche stallo”

Nei negoziati tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza “c’è qualche stallo“. Lo ha detto il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Than, durante una conferenza stampa. Lo riporta Al Jazeera. “I negoziati su Gaza stanno attraversando alcuni intoppi e stiamo cercando di superarli per porre fine alle sofferenze” del popolo palestinese, ha aggiunto.

Cremlino: “Abbiamo contatti sia con Iran che con Israele”

La Russia ha contatti sia con l’Iran che con Israele ed entrambi sono “costruttivi”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Sapete che la Russia mantiene stretti contatti. Abbiamo contatti di lavoro molto costruttivi con Teheran e a nostra volta, abbiamo contatti anche con Israele, anch’essi sono costruttivi”, ha aggiunto. 

Qatar: “Negoziati su cessate il fuoco in fase delicata”

Il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Muhammad al-Thani ha affermato che “i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza si trovano in una situazione delicata“. Lo riporta Ynet. Al-Thani ha accusato Israele di “punizioni collettive nella Striscia e di escalation in Cisgiordania” e ha aggiunto: “Non si può permettere che la politica di assedio e di fame contro i palestinesi continui. Chiediamo a tutte le parti di ridurre l’escalation ed evitare che la regione scivoli in un nuovo ciclo di conflitti”. 

Colloqui per cessate il fuoco quasi congelati

Al momento, i colloqui per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani da parte di Hamas sono “quasi congelati“. Lo ha detto a Nbc News un alto diplomatico arabo con conoscenza diretta dei negoziati. Il funzionario non ha attribuito colpe e ha detto che le discussioni si sono arenate quando le tensioni con l’Iran sono aumentate dopo l’attacco di Israele del 1° aprile al complesso dell’ambasciata iraniana a Damasco. 

Cremlino: “Serve rapido allentamento della tensione”

La Russia chiede una rapida riduzione della tensione in Medioriente e invita tutti i paesi della regione a mostrare moderazione. Lo ha affermato il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov. “Stiamo conducendo un dialogo e stiamo parlando della necessità di una rapida riduzione della tensione e invitiamo tutti i paesi della regione a esercitare una ragionevole moderazione in questa situazione”, ha detto. Lo riporta Ria Novosti. 

Guterres chiede a Iran urgente de-escalation

Il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto una “urgente de-escalation” delle ostilità in una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian dopo l’attacco di Teheran a Israele nel fine settimana. Il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha detto he Guterres ha anche chiesto “una rinnovata attenzione per portare la pace in Medioriente”.

Iran: “Pronti a colpire nemici con aerei supersonici russi” 

Il comandante dell’aeronautica militare iraniana il generale di brigata Hamid Vahedi ha dichiarato a margine della parata militare della giornata dell’esercito di essere pronto a a “colpire i nostri obiettivi, soprattutto con il Sukhoi 24″. Si tratta di bombardieri tattici supersonici russi. Vahadi ha consigliato ai “nemici” dell’Iran “di non commettere errori strategici” in caso contrario “saranno colpiti in un modo che non potranno compensare”. 

Oms: “Livello distruzione ospedali di Gaza è straziante”

Il livello di distruzione degli ospedali di Gaza è straziante. Chiediamo ancora una volta che gli ospedali siano protetti, non attaccati o militarizzati. Chiediamo nuovamente un cessate il fuoco. La medicina chiave di cui la popolazione di Gaza ha bisogno è la pace”. Lo ha scritto su X il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo che le squadre dell’Oms “hanno raggiunto l’ospedale Al-Shifa e l’ospedale indonesiano” nella Striscia di Gaza “per valutare la loro attuale capacità”.

Autorità Gaza, bilancio vittime sale a 33.899 

Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a partire dallo scorso 7 ottobre è salito a 33.899. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas. Lo riporta Al Jazeera. Nelle ultime ore – si legge – 56 palestinesi sono stati uccisi e 89 feriti. Fra le vittime totali ci sarebbero oltre 14.500 bambini e 10mila donne. 

Raisi: “Paesi della regione facciano affidamento su di noi” 

“Vorrei dire ai Paesi della regione che, invece di comunicare con il regime sionista, le nostre forze militari sono artefici della sicurezza, operatori di pace, portano autorità nella e sono completamente affidabili. Non c’è bisogno di forze straniere nella regione”. Lo ha detto il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante la parata annuale dell’esercito di Teheran. Lo riporta l’agenzia Irna. 

Raisi: “Anche più piccolo attacco Israele porterà risposta dura”

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha avvertito che anche la “più piccola invasione” da parte di Israele porterà a una risposta “massiccia e dura”, mentre la regione si prepara a una potenziale rappresaglia israeliana dopo l’attacco iraniano del fine settimana. Raisi ha parlato durante la parata annuale dell’esercito che è stata trasferita in una caserma a nord della capitale, Teheran, dalla sua sede abituale su un’autostrada nella periferia meridionale della città. Le autorità iraniane non hanno fornito alcuna spiegazione per il trasferimento della parata e la Tv di Stato non l’ha trasmessa in diretta, come negli anni precedenti. Raisi ha detto che l’attacco di sabato è stato limitato e che se l’Iran avesse voluto effettuare un attacco più grande, “nulla sarebbe rimasto del regime sionista”. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna. 

L’operazione di sabato notte “che è stata precisa e calcolata” è stata “un annuncio al mondo intero, all’America e ai sostenitori del regime sionista, che l’Iran è sulla scena e che le nostre forze armate sono pronte”, ha affermato ancora Raisi, come riporta l’agenzia Irna. 

Usa prevedono attacco limitato Israele all’interno Iran 

Gli Stati Uniti si aspettano che la risposta militare di Israele agli attacchi iraniani di sabato notte sia di portata limitata. Lo hanno detto fonti americane alla Cnn. Un alto funzionario dell’amministrazione e un’altra fonte vicina all’intelligence hanno detto che sembra che Israele stia prendendo in considerazione un “attacco ristretto e limitato” all’interno dell’Iran. Una delle fonti ha precisato che agli Stati Uniti non sono state fornite informazioni ufficiali su quali potrebbero essere i piani. “Speriamo che ci diano qualche avvertimento in modo da essere pronti a proteggere il nostro personale, non solo militare ma diplomatico in tutta la regione”, ha detto all’emittente americana il funzionario dell’amministrazione. “Ma non c’è alcuna garanzia che ci daranno un avvertimento, e sanno che quando lo faranno probabilmente registreremo nuovamente la nostra obiezione a qualunque cosa stiano per condurre”, ha precisato ancora affermando che “ogni ulteriore mossa ora apre una serie di altre possibilità, alcune delle quali sono piuttosto spaventose”. 

Lancio razzi Hezbollah verso il nord di Israele 

Questa mattina Hezbollah ha lanciato diversi razzi dal Libano contro la base di Biranit nel nord di Israele. L’Idf – riportano i media israeliani – ha affermato che non sono stati causati feriti e le truppe stanno bombardando i siti di lancio. Durante la notte aerei da combattimento israeliani hanno colpito diversi obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano.

Iran adotta misure emergenza per sue strutture in Siria

I Pasdaan iraniani avrebbero adottato “misure di emergenza” per le loro strutture in tutta la Siria, per il timore di un attacco israeliano. Lo scrive Haaretz riprendendo il Wall Street Journal che cita come fonte un consigliere del governo siriano e un attivista locale. 

Idf: “Colpiti 40 obiettivi nella Striscia di Gaza”

L’aeronautica israeliana ha colpito più di 40 obiettivi nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, compresi lanciarazzi pronti per attacchi contro Israele. Lo ha riferito l’Idf.Lo riporta il Times of israel. I lanciarazzi sono stati distrutti nel centro della Striscia di Gaza, dove l’IDF sta conducendo un’operazione mirata contro Hamas. Inoltre un attacco aereo è stato effettuato contro una cellula che utilizzava un drone armato. L’esercito afferma anche che le truppe della Brigata Nahal hanno utilizzato un drone per uccidere un uomo armato e ne hanno ucciso un altro con il fuoco dei cecchini. Altri obiettivi includevano posizioni sotterranee di lancio di razzi, edifici con trappole esplosive, strutture in cui venivano raccolti gli agenti, posti di osservazione, siti sotterranei e altre infrastrutture. 

Ministro Esteri Giordania: “Non saremo un campo di battaglia”

“Il nostro messaggio a tutti, all’Iran e a Israele, è di non violare il nostro spazio aereo. Non lo permetteremo. Da sempre la nostra politica è di neutralizzare qualsiasi proiettile che violi il nostro spazio aereo e minacci la nostra gente e la nostra sicurezza. Dunque abbiamo intrapreso azioni contro i droni iraniani che, secondo noi, minacciavano la nostra sicurezza. Voglio essere chiaro: non saremo un campo di battaglia per nessuno. Avremmo intrapreso la stessa azione contro i droni israeliani”. Lo ha affermato in un’intervista al Corriere della Sera il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi.

“L’Iran ha risposto all’attacco al suo consolato a Damasco. L’onere di allentare la tensione ora ricade sul governo israeliano. Dunque che il primo ministro israeliano non pensi di distogliere l’attenzione dall’aggressione a Gaza, o di sfruttare il conflitto con l’Iran per salvare la sua carriera e servire l’agenda radicale dei ministri estremisti del suo gabinetto”, ha aggiunto. “L’attenzione deve continuare a concentrarsi sulla fine della catastrofe di Gaza. Il primo passo per la de-escalation deve essere la fine della crisi alimentare per 2,3 milioni di palestinesi.E non dimentichiamoci che il numero di bambini uccisi da Israele nella guerra a Gaza è superiore al numero di bambini uccisi da tutti i conflitti nel mondo in più di quattro anni. Per questa ragione lavoriamo per una pace giusta e duratura che garantisca la sicurezza ai palestinesi e agli israeliani. La soluzione dei due Stati, che le misure israeliane stanno uccidendo, è l’unica via verso quella pace”, ha concluso Safadi. 

Usa annunciano nuove sanzioni contro l’Iran 

Dopo l’attacco “senza precedenti” contro Israele, “nei prossimi giorni gli Stati Uniti imporranno nuove sanzioni contro l’Iran, compreso il suo programma missilistico e di droni, nonché nuove sanzioni contro le entità che sostengono il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica e il ministero della Difesa iraniano”. Lo annuncia il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, prevedendo che “i nostri alleati e partner presto adotteranno le proprie sanzioni”.

Negli ultimi tre anni, ricorda Sullivan, “oltre alle sanzioni legate ai missili e ai droni, gli Stati Uniti hanno sanzionato oltre 600 individui ed entità legate al terrorismo, al finanziamento del terrorismo e ad altre forme di commercio illecito, orribili violazioni dei diritti umani e sostegno a gruppi terroristici per procura, tra cui Hamas, Hezbollah, gli Houthi e Kataib Hezbollah”. “La pressione continuerà. Non esiteremo a continuare ad agire, in coordinamento con alleati e partner in tutto il mondo, e con il Congresso, per ritenere il governo iraniano responsabile delle sue azioni dannose e destabilizzanti”, conclude. 

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