Il leader turco Erdogan: "Sosteniamo fermamente i leader di Hamas". Houthi: "Attaccati alcuni cacciatorpediniere Usa con 37 droni"

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 155. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato in un discorso a Istanbul che la Turchia “sostiene fermamente” i leader di Hamas. “Nessuno può indurci a descrivere Hamas come un’organizzazione terroristica. La Turchia è il Paese che parla apertamente di tutto con i leader di Hamas e li sostiene fermamente”, ha dichiarato.

Intanto gli Houthi yemeniti hanno preso di mira “un certo numero di cacciatorpediniere statunitensi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden con 37 droni”. Lo ha detto il portavoce militare del gruppo sostenuto dall’Iran, Yahya Sarea. Da parte sua, il Comando Usa per il Medio Oriente (Centcom) ha affermato che nella notte le forze statunitensi e alleate hanno abbattuto 15 droni Houthi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.

Papa: “A Gaza guerra di due irresponsabili”

“Dobbiamo andare avanti. Tutti i giorni alle sette del pomeriggio chiamo la parrocchia di Gaza. Seicento persone vivono lì e raccontano cosa vedono: è una guerra. E la guerra la fanno due, non uno. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra”. Lo ha detto Papa Francesco in un’intervista alla Radiotelevisione svizzera (RSI) che andrà in onda mercoledì 20 marzo, della quale è stato pubblicato un estratto. “Poi non c’è solo la guerra militare, c’è la ‘guerra-guerrigliera’, diciamo così, di Hamas per esempio, un movimento che non è un esercito. È una brutta cosa”, ha aggiunto il Papa, rispondendo a una domanda sul conflitto fra Israele e Palestina.

10 morti in raid Israele su Nuseirat, dispersa neonata 

Sono in corso operazioni di ricerca e salvataggio dopo un attacco aereo israeliano che ha colpito e distrutto un intero blocco residenziale appartenente alla famiglia al-Nuwairi nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Un residente sopravvissuto ha detto ad Al Jazeera che c’erano “bambini e ragazze” in casa. Un membro della protezione civile ha aggiunto che “tra le persone prese di mira c’è una bambina di un mese e gli sforzi per cercarla sono ancora in corso”. 

Media Israele, a famiglie ostaggi segnali di vita da loro cari a Gaza

Le famiglie degli ostaggi hanno ricevuto segnali di vita dai loro cari ancora detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. È quanto ha riferito ieri sera l’emittente israeliana Channel 12, che ha aggiunto che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno impedito la pubblicazione di ulteriori dettagli in merito. Secondo le più aggiornate informazioni, sono almeno 134 le persone ancora tenute ostaggio, anche se l’esercito israeliano aveva precisato che 33 di queste sono morte durante la prigionia.

Erdogan: “Sosteniamo fermamente i leader di Hamas”

“La Turchia è un Paese che parla molto apertamente e chiaramente con i leader di Hamas e li sostiene fermamente”. Lo ha dichiarato il presidente rurco Recep Tayyip Erdogan, durante un discorso alla 53a Assemblea generale ordinaria della Fondazione per la diffusione della scienza a Istanbul, come riporta l’agenzia Anadolou. “I testimoni più vicini della lotta sincera della Turchia per la causa palestinese sono i nostri fratelli e sorelle palestinesi con tutti i loro gruppi”, ha detto ancora il presidente turco.

Ministero Sanità Gaza, 30.960 le vittime palestinesi 

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha comunicato che il bilancio delle vittime palestinesi nella zona è salito a 30.960 dallo scorso 7 ottobre, come riporta il Guardian. I feriti sono 72.524 feriti secondo i dati del ministero della Sanità di Gaza che ha anche riferito che 82 palestinesi sono stati uccisi e 122 feriti negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore.

Idf: “Uccisi oltre 20 terroristi Hamas in ultimi attacchi”

Le Forze di difesa israelianie (Idf), hanno riferito di aver ucciso dozzine di terroristi di Hamas durante le operazioni nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, mentre l’aeronautica militare ha colpito obiettivi nel centro di Gaza, da cui venivano lanciati razzi su Sderot. Lo riporta Times of Israel. A Khan Younis, nel sud di Gaza, l’Idf afferma che la Brigata Bislamach ha ucciso più di 20 uomini di Hamas, in combattimenti ravvicinati e con attacchi aerei. Nel complesso residenziale della città di Hamad a Khan Younis, la Brigata Givati ha fatto irruzione in diversi siti appartenenti a gruppi terroristici con sede a Gaza, dove hanno catturato agenti e sequestrato armi, compresi ordigni esplosivi. Secondo l’Idf le truppe di Givatihanno anche diretto un attacco aereo contro una cellula avvistata in movimento verso di loro nell’area. Nel centro di Gaza, l’Idf ha riferito che la Brigata Nahal ha ucciso circa 10 terroristi di Hamas. 

Houthi rivendicano attaccchi con 37 droni 

I ribelli Houthi dello Yemen hanno attaccato una nave commerciale e diversi cacciatorpediniere statunitensi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. Lo ha affermato il rappresentante militare del movimento, Yahya Saria sul canale televisivo Al Masirah di proprietà degli Houthi. “La Marina yemenita ha effettuato due operazioni militari di alto livello, durante le quali ha attaccato la nave statunitense Propel Fortune con missili antinave nel Golfo di Aden, e ha anche attaccato diversi cacciatorpediniere statunitensi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden utilizzando 37 droni”, ha detto Saria. Secondo un portavoce “entrambe le operazioni hanno raggiunto con successo i loro obiettivi”. Il portavoce ha inoltre sottolineato che gli Houthi continueranno ad attaccare le navi nel Mar Rosso finché non cesseranno i combattimenti nella Striscia di Gaza. In precedenza, il Comando Centrale degli Stati Uniti aveva riferito che gli Houthi avevano lanciato due missili contro la nave mercantile di Singapore Propel Fortune, che non avevano raggiunto il loro obiettivo. Il comando ha anche riferito di 15 droni abbattuti lanciati dagli Houthi e che gli attacchi “rappresentano una minaccia diretta per le navi commerciali, la Marina americana e le navi della coalizione nella regione” 

Usa conducono attacco di autodifesa contro Houthi

Il comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha fatto sapere di aver condotto un attacco di autodifesa contro due missili antinave montati su camion dei ribelli Houthi nelle aree dello Yemen sotto il loro controllo. Ieri pomeriggio (ora di Sanaa), i due due missili balistici antinave lanciati nel Golfo di Aden erano diretti contro la M/V Propel Fortune, un’imbarcazione battente bandiera di Singapore. I missili non hanno colpito la nave. Non sono stati segnalati feriti o danni. 

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