Colpite una nave passeggeri e una base militare. Cinquanta presunti terroristi sono stati uccisi

Due attacchi contro una nave passeggeri e una base militare in Mali hanno ucciso 49 civili e 15 soldati. Lo ha comunicato il governo maliano, spiegando che gli attacchi sono stati rivendicati da Al Qaeda e che 50 presunti terroristi sono stati uccisi dai militari. Gli attacchi hanno provocato anche un numero imprecisato di feriti e danni materiali alla nave. Il governo maliano ha proclamato tre giorni di lutto nel Paese, a partire da venerdì.

Timbuktu assediata da gruppi armati

Sono state prese di mira una nave passeggeri vicino alla città di Timbuktu sul fiume Niger e una postazione militare maliana a Bamba, più a valle, nella regione di Gao. Gli attacchi sono stati rivendicati dal gruppo ribelle estremista islamico Jnim, una coalizione di gruppi armati affiliati ad Al Qaeda. Timbuktu è assiedata da gruppi armati dalla fine di agosto. quando l’esercito maliano ha schierato rinforzi nella regione. Gli insorti impediscono che la città venga rifornita di beni di prima necessità. Secondo un rapporto di agosto dell’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, oltre 30.000 residenti sono fuggiti dalla città e da una regione vicina. Gli attacchi mortali si sono verificati mentre l’Onu si prepara a ritirare la sua missione di mantenimento della pace Minusma, composta da 17.000 uomini, dal Mali su richiesta del governo. Il ritiro dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno.

 

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