Lo rileva uno studio di Confartigianato. E il costo del trasporto marittimo dalla Cina aumenta del 120,6%

Ammontano a 8,8 miliardi, 95 milioni al giorno, i danni per il commercio estero italiano accumulati tra novembre 2023 e gennaio 2024 a causa della crisi nel Mar Rosso. Lo rileva Confartigianato che ha calcolato l’impatto del calo di traffico di navi mercantili tra l’Oceano Indiano e il Mar Rosso sui flussi dell’interscambio commerciale dell’Italia con Asia, Oceania, paesi del Golfo Persico e del Sud-est dell’Africa. In particolare, negli ultimi 3 mesi, l’Italia ha perso 3,3 miliardi, pari a 35 milioni al giorno, per mancate o ritardate esportazioni e 5,5 miliardi (60 milioni al giorno) per il mancato approvvigionamento di prodotti manifatturieri.

+120% costo trasporto marittimo da Cina

Confartigianato rileva che la crisi scatenata dagli attacchi alle navi commerciali da parte dei ribelli Houthi dello Yemen ha effetti che si manifestano con l’allungamento dei tempi di consegna delle merci, dovuto all’utilizzo di rotte che circumnavigano l’Africa, e con l’aumento del costo del trasporto marittimo. Basti dire che l’indice del costo del trasporto marittimo dalla Cina nella settimana terminante al 12 gennaio 2024 è aumentato del 120,6% rispetto alla settimana precedente all’inizio degli attacchi alle navi Confartigianato ha misurato anche le conseguenze della crisi sulle micro e piccole imprese italiane che, in Europa, sono quelle a maggiore rischio. La loro quota di export manifatturiero diretto nei Paesi extra Ue è infatti pari al 32,7% del totale europeo, con un valore addirittura doppio rispetto alle omologhe imprese tedesche. Nel 2023 ammonta a 30,8 miliardi di euro (pari a 1,5 punti di Pil) il flusso di import-export di merci dei settori made in Italy con maggiore presenza di Pmi che transita attraverso il Mar Rosso.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata