Tre persone sono finite in manette: si tratta di due cittadini serbi di 21 e 26 anni e di un italiano di 20

La Polizia di Stato di Milano ha sgominato martedì una banda di cittadini slavi e italiani che sarebbero i responsabili di 8 furti in appartamenti del centro città per bottini di orologi Cartier, Rolex e gioielli anche da centinaia di migliaia di euro. Sono tornati a colpire due volte nello stesso palazzo milanese. Su richiesta della Procura di Milano il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere di due serbi di 26 e 21 anni e un italiano di 20. Divieto di dimora a Milano per un 20enne croato e un 28enne che risulta irreperibile. Obbligo di frima per un cinese in via Mameli dove sono stati sottratti orologi e gioielli per circa 200 mila euro, tra cui un prezioso orologio Rolex Datejust in oro giallo e quadrante con diamanti, un orologio Jager Lecoutre, oltre a numerosi gioielli. Altri furti sono stati commessi nei mesi successivi in via Eleuterio, in via Lipari oltre a un tentato furto in via Mac Mahon. In quest’ultimo episodio è emersa la posizione di un cittadino cinese di 43 anni. Le misure sono state eseguite nel campo nomadi di Castellazzo de Stampi, frazione del comune di Corbetta (MI), in una villa a Bollate (MI), in un appartamento di via Console Marcello e nel campo nomadi di via Monte Bisbino a Milano. Circa 30 gli agenti del commissariato Centro impegnati oltre a uomini del commissariato Quarto Oggiaro, della stazione Carabinieri di Corbetta e una squadra del Reparto Mobile di Milano.

Gli indagati sarebbero responsabili a vario titoloi di furti avvenuti fra ottobre 2023 e la primavera 2023: l’autunno scorso in via Rovello sono stati rubati beni per oltre 100mila euro tra cui un orologio Cartier Panthere da 9 mila euro e diversi gioielli. Avrebbero preso parte al colpo solo 2 degli arrestati immortalati dalle telecamere della via che hanno ripreso uno dei due che ‘scalare’ l’edificio al primo piano, mentre l’altro fungeva da ‘palo’ in strada. Gli agenti sono risaliti agli spostamenti dei due ‘seguendo’ un’auto BMW parcheggiata in Foro Buonaparte utilizzata dal 22enne legato al campo nomadi di via Monte Bisbino e principale indagato nell’inchiesta. La macchina è stata la chiave di volta dell’indagine assieme alle imaggini della videosrveglianza, intercettazoni (telematiche e ambientali) e l’analisi dei tabulati che ha permesso di collocare gli indagati sul luogo dei fatti: poche settimane dopo i ladri sono tornati in via Rovello ma hanno fallito il colpo scegliendo un appartamento privo di beni di lusso. In una casa di via Mameli invece sono stati sottratti orologi e gioielli per circa 200mila euro, tra cui un prezioso Rolex Datejust in oro giallo e quadrante con diamanti, un orologio Jager Lecoutre, gioielli. Altri furti sono stati commessi nei mesi successivi in via Eleuterio, in via Lipari oltre a un tentato furto in via Mac Mahon. In questo episodio è emersa la posizione di un cittadino cinese di 43 anni, che è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di firma: avrebbe fornito lui al gruppo la notizia della presenza di un’ingente somma di denaro a casa di un connazionale.

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