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Ucraina, Mattarella: guerra brutale scatenata dalla Russia

Così il presidente della Repubblica nel messaggio inviato in occasione dell’adunata nazionale degli Alpini

(ANSA)

2' di lettura

«In queste giornate, caratterizzate dalla violenza e dalla brutalità della guerra scatenata dalla Federazione Russa nei territori dell’Ucraina, non possiamo fare a meno di ricordare in particolare i soldati italiani vittime della Seconda guerra mondiale. Alla loro memoria, al loro sacrificio e a quello di tutti i caduti delle nostre Forze Armate, ai sentimenti di pace che maturarono dolorosamente in quel conflitto e che ci hanno restituito un’Europa priva di guerre per oltre mezzo secolo, dedichiamo questo giorno». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della adunata nazionale degli Alpini.

«Alpini risorsa preziosa apprezzata da intero Paese»

«L’Associazione nazionale Alpini celebra a Rimini la 93ª adunata nazionale, nella conferma del contributo straordinario sempre offerto, dalla sua fondazione, alle attività di volontariato, con quei sentimenti di fratellanza e solidarietà che hanno caratterizzato la presenza delle Penne Nere sul territorio. Le muove un forte sentimento di appartenenza mai venuto meno, con saldi legami tra i membri dell’associazione, risorsa preziosa anche nell’ambito del sistema della Protezione Civile della Repubblica». È un passaggio del messaggio di Mattarella inviato al Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero. «Gli Alpini in servizio e in congedo - ricorda il Capo dello Stato - hanno partecipato, a buon titolo, alle iniziative di contrasto alla pandemia, collaborando con le articolazioni del Servizio sanitario nazionale e le istituzioni locali. L’occasione della sfilata di Rimini sarà un’opportunità per esprimere l’affetto e l’apprezzamento che l’intero Paese nutre nei loro confronti».

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Torna l’adunata, «stiamo con resistenza di Kiev»

Dopo due anni di slittamento a causa della pandemia, è arrivato il giorno tanto atteso per gli Alpini con l’inaugurazione della 93ma adunata nazionale a Rimini. Prima la cerimonia solenne dell’alzabandiera in piazza Cavour, poi la deposizione delle corone al monumento dei Caduti di piazza Ferrari. La ripartenza vuole essere «un segnale per tutti», ha detto il presidente dell’Associazione nazionale Alpini Sebastiano Favero; il «segno di una volontà di ritorno a una normalità». «Certo, non è un momento facile», ha ammesso il numero uno degli alpini facendo riferimento alla guerra in Ucraina. Giusto inviare armi a Kiev? Favero ha ricordato che quella delle Penne nere è stata «una Resistenza dura, determinata, che ha contribuito poi a darci la libertà e la democrazia». Ecco perché è convinto «che anche l’Ucraina abbia diritto di avere la sua resistenza». Nelle ultime ore sta agitando le acque delle truppe da montagna la polemica sulla data scelta dal parlamento per la Giornata nazionale degli Alpini, il 26 gennaio. «Una data non tanto di una battaglia di conquista, ma di una battaglia di liberazione, di ritorno a baita», la difende così Favero. Poche ore dopo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge che la conferma.


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