Sindaca di Marzabotto e un passato in Sel: chi è Cuppi, candidata da Zingaretti alla presidenza del Pd
Eletta sindaca a maggio con il 71% dei voti, alla guida di una coalizione di centrosinistra, nel 2013 è stata candidata alla Camera per le liste di Sel
di An.C.
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Dietro di lei, un doppio messaggio. Valentina Cuppi, candidata da Nicola Zingaretti alla presidenza del Pd, è in prima battuta la sindaca di Marzabotto, «città - ha ricordato il segretario Dem - simbolo del sacrificio di tanti uomini e tante donne vittime dei crimini nazifascisti contro l’umanità». Ma Cuppi è anche una donna: con Anna Ascani e Debora Serracchiani potrebbe conquistare il vertice del partito. Una rottura rispetto a una forza politica che ad oggi ha sempre affidato la presidenza a uomini.
Da dieci anni nell’amministrazione comunale
Alle spalle una laurea triennale in Filosofia politica, una specialista in scienze filosofiche e un dottorato di ricerca in Scienze politiche, nonostante la sua giovane età - 37 anni - Cuppi non è nuova all’attività politica: da dieci anni fa parte dell’amministrazione comunale di Marzabotto, dove è stata eletta sindaca nel maggio scorso con il 71% dei voti, alla guida di una coalizione di centrosinistra. Ha iniziato come consigliera con delega alla Pace, alla Memoria e nel secondo mandato, come Vicesindaco e Assessore, si è occupata anche di turismo, cultura, rapporti internazionali e comunicazione. Nel 2013 è stata candidata alla Camera per le liste di Sel.
Il legame con Marzabotto
Sposata con un figlio, di mestiere insegnante di storia e filosofia, nella sua biografia mette in evidenza il legame che ha con la città che gestisce. «Sono nata e cresciuta a Marzabotto - scrive -, qui ho le mie radici e sto crescendo mio figlio. Quella di Marzabotto è la mia comunità e ho scelto di dedicarvi ancora tempo ed energie».
La scelta del segretario: tre donne al vertice del partito
«Se Valentina verrà eletta presidente - ha spiegato Zingaretti -, sarà affiancata dalle vicepresidenti Anna Ascani e Debora Serracchiani e per la prima volta al vertice del partito ci saranno tre donne».
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