tensioni nel governo

Manovra: per le coperture pronta la stangata su plastica, sigarette e giochi. Dietrofront sul diesel

Nella lista di interventi messi a punto dai tecnici per la manovra c’è la tassa sugli imballaggi di plastica. Ma anche l’aumento delle accise su chi fuma e delle tasse sui giochi

di Marco Mobili

Manovra: lo sconto del Fisco vale più di quello dell’idraulico infedele

3' di lettura

Plastica, sigarette e giochi a rischio stangata. Far quadrare i conti su una manovra da oltre 30 miliardi tenendo conto dei veti incrociati su temi politicamente sensibili starebbe spingendo il Governo a utilizzare la leva fiscale per far cassa su alcuni settori. Ecco che in nome del motto «più inquini, più paghi» si fa strada la nuova imposta sulla plastica.

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Dietrofront del governo, invece, sull’aumento delle accise sul diesel e il gasolio commerciale. La marcia indietro è arrivata dopo le parole di Matteo Renzi: «Evitiamo di fare mini-aumenti di tasse con una certa cultura troppo spendacciona. Prima che aumentare le tasse sul gasolio o sullo zucchero, tagliamo i costi». Per stroncare la ludopatia, poi, si punta a spremere ancora una volta in meno di 12 mesi il mercato del gioco legale. E non poteva mancare il fumo dove il ricorso della leva fiscale sui tabacchi viene giustificata dalla tutela della salute dei tabaggisti.

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“Plastic free” arruola il fisco
«Se parliamo di legge di bilancio, la prima cosa che vogliamo fare è che tutte le correzioni sulle tasse si devono fare per dare ai nostri figli e nipoti un paese più verde, ecologico e pulito. Questo si fa con le tasse» ha detto a Napoli il leader pentastellato Luigi Di Maio dal palco di Italia 5 Stelle. E il riferimento è stato chiaro e diretto alla plastica: «Se una multinazionale deve imbottigliare una bibita - ha detto Di Maio - dobbiamo fare in modo che paghi più tasse su una bottiglia in plastica e meno per una bottiglia in vetro».

Imposta di 20 cent ogni chilo di plastica
Nel menù della manovra trova ancora posto, infatti, la nuova imposta sulla plastica che mette nel mirino gli involucri. Un’imposta di 0,2 euro per ogni chilogrammo da applicare agli imballaggi come ad esempio bottiglie, contenitori per alimenti o confezioni per prodotti alimentari.

Conto salato per le “bionde
L’asticella non è ancora stata fissata definitivamente e forse lo sarà soltanto al momento di inviare la manovra all’esame delle Camere. Ma nelle ultime ore quello che inizialmente sarebbe dovuto essere un aumento delle accise sui tabacchi in grado di assicurare all’Erario maggiori entrate per 50-70 milioni, e quindi sostanzialmente neutro per il mercato sia per i fumatori che per le multinazionali del tabacco, si starebbe trasformando in una vera e propria stangata. L’aumento delle accise su sigarette, nuovi prodotti a tabacco riscaldato e liquidi per le e-cig sarebbe lievitato fino a dover garantire all’Erario non meno di 200 milioni di maggior gettito. Il rischio di un aumento di oltre 10 centesimi al pacchetto per i fumatori con questi numeri sarebbe più che concreto. L’altra ipotesi più drastica prevede un aumento sulle sole accise delle sigarette tale da garantire almeno 300 milioni di euro. Il che vorrebbe dire un aumento sul pacchetto di sigarette di almeno 40 centesimi.

Fortuna e slot sotto assedio
L’altro fronte caldo su cui si starebbe alzando la “febbre da prelievo” è quello del gioco. L’idea di tassare la fortuna non è mai tramontata e si studia soltanto come aumentare il prelievo. Con gli aumenti dell’ultimo anno la tassa sulla fortuna ha garantito all’Erario già circa mezzo milione di euro. L’idea è quella di far crescere quella percentuale che lo Stato trattiene sulle vincite lasciando immutato il limite dei 550 euro: oggi del 12% se la vincita eccede i 500 euro del Gratta e Vinci, del Superenalotto e delle Videolottery; dell’8% se si vince al lotto. Le ipotesi sono tante con un meccanismo a scaglioni che alla fine potrebbe arrivare a un prelievo del 20% o superiore per le vincite oltre i 100 milioni. Nel menù non manca un nuovo ritocco al Preu (prelievo erariale unico) su Slot e Vlt, oggetto di rialzo sia con il decreto dignità sia con la manovra dello scorso anno.

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