la decisione del tribunale

Lucano, revocato divieto di dimora: può ritornare a Riace

Mimmo Lucano non è più in esilio. Torna a Riace, come disposto dal tribunale di Locri che ha deciso per la revoca del divieto di dimora nei confronti dell'ex sindaco del borgo dell'accoglienza, recependo l'istanza dei suoi difensori

di Donata Marrazzo

Domenico (Mimmo) Lucano (Imagoeconomica)

2' di lettura

Mimmo Lucano non è più in esilio. Torna a Riace, come disposto dal tribunale di Locri che ha deciso per la revoca del divieto di dimora nei confronti dell'ex sindaco del borgo dell'accoglienza, recependo l'istanza dei suoi difensori. Così lascia Caulonia e rientra a casa dove potrà abbracciare il padre anziano, di recente ricoverato in ospedale a Catanzaro.

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In attesa delle motivazioni della Cassazione
«Siamo felici e aspettiamo le motivazioni – dichiara Gianfranco Schiavone vicepresidente dell'Associazione studi giuridici sull'immigrazione che da sempre sostiene il comune e il suo ex sindaco – mi piacerebbe capire se i giudici hanno recepito quanto dichiarato dalla Cassazione o hanno revocato la misura con alte motivazioni». Ma ancora è disponibile solo il dispositivo. E si è in attesa che il provvedimento venga formalmente notificato a Lucano: in questo momento l'ex sindaco è in attesa della comunicazione nella stazione dei carabinieri di Caulonia. È felice, emozionato, confuso. «Torno subito, sì, ma ci devo pensare».
Dunque, il senso di questa revoca sta nel fatto che mancano indizi di «comportamenti fraudolenti» che Lucano, avrebbe «materialmente posto in essere» (l'assegnazione della raccolta di rifiuti a due cooperative con delibere e atti di affidamento adottati con «collegialità» e con i «prescritti pareri di regolarità tecnica e contabile da parte dei rispettivi responsabili del servizio interessato»), come ha scritto lo scorso aprile la Cassazione, o si tratta solo di un provvedimento emesso perché Lucano non ricopre più alcun incarico pubblico?

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Esulta il web
Esulta il web che da mesi segue le vicende giudiziarie di quel sindaco che con il suo modello di ripopolamento e rigenerazione sociale per un lungo periodo ha fatto scuola in Europa. Su Twitter la notizia è accolta oggi come “il segnale più bello del nuovo governo”. O è solo una coincidenza?
Lucano è accusato di una serie di reati legati alla gestione dell'accoglienza dei migranti in un borgo di cui rimane solo l'ombra. Da molti percepito come “vittima” di un processo politico, è stato inondato dalla solidarietà di mezzo mondo. Anche da figure di grande caratura come Marc Mézard, direttore della École normale supérieure di Parigi, il regista tedesco Wim Wenders che a Lucano e a Riace ha dedicato un suo cortometraggio “Il volo”. Ed è pronto al sequel ora che Mimmo Lucano sta tornando a casa. Dalla sua parte anche Ada Colau, sindaca di Barcellona, e Jack Lang, direttore dell'Institut du Monde Arabe a Parigi, ministro della Cultura con François Mitterrand, che ha tenuto a battesimo Radio Riace Intarnational, una emittente nata per sostenere Lucano.

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