maggioranza divisa

Giustizia, nuova fumata nera sulla prescrizione. Ok alla riforma civile

Il Guardasigilli Alfonso Bonafede non cede sull'entrata in vigore della sua legge (prescrizione “morta” dopo il primo grado) a gennaio 2020

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede

2' di lettura

C'è il via libera sul processo civile, mentre si continua ad approfondire la parte sul penale. Così, al termine del vertice di maggioranza sulla riforma della giustizia. Mentre sulla prescrizioneil senatore di Leu Pietro Gasso dice: »non siamo nè vicini nè lontani». «La riforma del processo civile la porteremo, probabilmente, in consiglio dei ministri già la prossima settimana» ha annunciato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha parlato di «riforma importantissima che chiedono i cittadini e le imprese e che è fondamentale che per gli investimenti», capace di «dimezzare di tempi del processo».

Bonafede: su penale ci riaggiorneremo presto
Sulle proposte di riforma del processo penale, invece, «le forze politiche hanno chiesto una riflessione, quindi ci riaggiorneremo. Ma io continuo a dire che i cittadini non possono aspettare a lungo una riforma del processo che gli garantisca tempi e certi e brevi del processo» ha aggiunto Bonafede che ha auspicato: «Spero che nei prossimi giorni potremo dare il via libera anche al processo penale».

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A tavolo due proposte per processo penale
Il ministro della Giustizia ha portato al tavolo della maggioranza due proposte di riforma per quanto riguarda il processo penale. La prima, ha
spiegato il ministro, prevede «la possibilità per chi è assolto in primo grado di fare richiesta per avere una corsia preferenziale» per accedere in appello. La seconda prevede una forma di agevolazione dell'indennizzo, già previsto dalla legge, nel caso di sforamento dei termini previsti dalla riforma.

All'orizzonte, ora come allora, c'è la ormai prossima entrata in vigore, dal 1°gennaio, della nuova modalità di calcolo della prescrizione, che ne congela il decorso una volta chiuso il giudizio di primo grado. Il Pd è contrario a una «cancellazione drastica» della prescrizione, aprendo però alla possibilità di compensare con altre garanzie. In sintesi: per i dem soltanto se entro dicembre saranno operativi istituti in grado di garantire davvero certezza dei tempi processuali è possibile sbloccare la “nuova” prescrizione, cavallo di battaglia del M5s.

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