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Alitalia, Lufthansa: partnership meglio che investimento. Esuberi ultima ratio

Il commissario straordinario di Alitalia Giuseppe Leogrande in audizione alla commissione Trasporti della Camera ha annunciato che Giancarlo Zeni sarà il nuovo direttore generale della compagnia

Alitalia, ecco le condizioni di Lufthansa

3' di lettura

«Nonostante gli incontri positivi avuti finora con Fs e Atlantia non abbiamo finora trovato un piano comune che consenta a Lufthansa di proporre un investimento» in Alitalia: proponiamo «di cominciare da una
partnership commerciale». Lo ha detto il responsabile per Lufthansa del dossier Alitalia, Joerg Eberhart, presidente e ceo di Air Dolomiti, in audizione alla commissione Trasporti della Camera. «Dal nostro punto di vista per un rilancio di Alitalia è più vantaggiosa una forte partnership che un investimento una tantum», ha detto. E ha aggiunto: «Secondo le nostre stime una partnership commerciale e operativa potrebbe generare un risultato annuale di più di 100 milioni di euro per Alitalia in più».

Lufthansa: esuberi ultima ratio
Non solo. Eberhart si è detto convinto che «un profondo risanamento di Alitalia sia inevitabile. Solo così guadagnerà il tempo necessario e partendo da una posizione di forza avrà una nscelta libera tra i tre sistemi più forti in Europa», Lufthansa Iag e Air France. «Se tutte queste misure non bastassero si deve anche pensare a un ridimensionamento ma non è un fine per se stesso. La cancellazione delle tratte, della flotta e quindi personale navigante è solo l’ultima ratio. Non è un fine per sé ridurre il personale poi si risana l'azienda. Prima bisognerebbe provare tutto. È quello che si fa per ultimo, se tutte le alte misure non funzionano».

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Leogrande: Zeni da domani direttore generale
Il commissario straordinario di Alitalia Giuseppe Leogrande in audizione alla commissione Trasporti della Camera ha invece annunciato che alla compilazione del nuovo piano industriale si metterà mano nelle prossime settimane, mentre «da domani, comunque nei prossimi giorni, Giancarlo Zeni sarà il nuovo direttore generale di Alitalia». Leogrande ha detto che si concentrerà sui profili procedurali, mentre «per la parte industriale dovrò avvalermi di competenze specifiche». Zeni arriva dall'esperienza di amministratore delegato di Blue Panorama.

Bruciati 300 milioni l'anno
Leogrande ha ricordato che Alitalia ha bruciato «circa 300 milioni di euro all'anno, nel periodo di amministrazione straordinaria», ricordando il suo mandato di «adottare quelle misure di efficientamento per ridurre queste perdite prodotte per rendere più appetibile» la compagnia.

Due strade, cessione a terzi o newco
«Lo sviluppo naturale immeditato è quello di vendere a terzi», ma c'è anche «uno sviluppo attraverso il conferimento in una newco che è contemplato dalla legge». Sono queste le due strade indicate dal commissario straordinario di Alitalia Giuseppe Leogrande. «Per uscire da una procedura di cessione ci sono solo due strumenti: perfezionare la cessione e uscire dall'amministrazione straordinaria attraverso il
conferimento dell'azienda in una newco come fatto in Blue Panorama», ha spiegato Leogrande. «Qualunque sia la soluzione, dobbiamo capire come questa newco debba essere governata».

«Se ci fosse un'offerta da parte di un terzo pronta, si riuscirebbe a fare entro 31 maggio la chiusura della procedura. Ad oggi non c'è» ha detto il commissario straordinario facendo ipotizzare il possibile slittamento dei termini fissati dal decreto. Leogrande ha comunque detto che l'obiettivo
è il 31 maggio.

De Micheli: commissario deve rispettare tempi
Concetto quest’ultimo ribadito dalla ministra dei trasporti Paola De Micheli, sempre in audizione alla commissione trasporti della Camera. «Io credo - ha detto - che si debbano rispettare esattamente questi tempi» indicati dal decreto Alitalia, ovvero il termine del 31 maggio per la vendita della compagnia». E ancora: «Veniamo già da una storia articolata e complessa. Gli interventi da fare devono rispettare quella tempistica e quella copertura finanziaria». Ma ha anche precisato: «Continuo a ritenere che i tempi di questo decreto debbano essere rispettati. Se il commissario
comunicherà al ministro e al Governo che questo non è possibile, il Governo valuterà. Ci sarà opportuna una discussione collegiale».

«Priorità governo resta occupazione»
De Micheli ha poi spiegato che «il Governo ha come prima
preoccupazione il mantenimento dei livelli occupazionali. Ma
questo è sempre stato nelle cose in tutti i drammatici e faticosi passaggi pregressi». E ha aggiunto che comunque «questo tipo di attività la possiamo discutere una volta che abbiamo un piano».

Per approfondire
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