L’Arabia Saudita ha aperto il proprio spazio aereo anche ai voli da e per Israele

L'aereo presidenziale di Joe Biden atterra all'aeroporto di Tel Aviv, in Israele (AP Photo/Ariel Schalit)
L'aereo presidenziale di Joe Biden atterra all'aeroporto di Tel Aviv, in Israele (AP Photo/Ariel Schalit)

Giovedì l’agenzia governativa dell’Arabia Saudita che si occupa del traffico aereo ha annunciato che lo spazio aereo del paese verrà aperto a «tutte le compagnie aeree»: concretamente, significa che verrà aperto alle compagnie aeree israeliane, per cui era quasi completamente bloccato, e ai voli internazionali da e per Israele. L’annuncio è un altro importante passo verso la normalizzazione dei rapporti tra l’Arabia Saudita e Israele, favorita e incoraggiata soprattutto dall’amministrazione americana dell’ex presidente americano Donald Trump.

L’Arabia Saudita aveva iniziato a allentare il blocco del traffico aereo israeliano nel 2020, quando aveva permesso a un aereo civile della compagnia di bandiera israeliana El Al, partito da Tel Aviv e diretto ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, di sorvolare il proprio spazio aereo. Restavano però varie restrizioni: solo alcune compagnie aeree, e solo per alcune tratte, erano autorizzate a sorvolare lo spazio aereo saudita per volare da e per Israele. In molti casi questo comportava deviazioni e ore di volo in più.

La decisione dell’Arabia Saudita è stata presa alla vigilia della visita del presidente americano Joe Biden nel paese, prevista per oggi: Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha descritto l’annuncio come un segnale di buona riuscita dell’attività diplomatica di Biden con l’Arabia Saudita.

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