Agcom ordina a Rai, Mediaset, Sky e La 7 di "riequilibrare il pluralismo" nei notiziari

Agcom ordina a Rai, Mediaset, Sky e La 7 di "riequilibrare il pluralismo" nei notiziari
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Venerdì 17 Gennaio 2020, 20:44 - Ultimo aggiornamento: 21:05

«Riequilibrare il pluralismo», il Consiglio dell'Agcom ha deciso a maggioranza di rivolgere a Rai, Mediaset, Sky Italia e La7 «un ordine affinché provvedano ad assicurare nei notiziari una immediata e significativa inversione di tendenza rispetto a quanto rilevato nel trimestre settembre-novembre 2019». La decisione è stata presa dopo aver esaminato i dati dei tg relativi a dicembre 2019 nei quali l'Agcom «ha accertato il permanere delle criticità: in particolare, i tempi fruiti da alcuni soggetti politici non sono risultati coerenti con le rispettive rappresentanze parlamentari».

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L'ordine

Per l'andamento registrato nel trimestre settembre - novembre, le società RAI, RTI, Sky Italia e La7 erano state già invitate, con comunicazione trasmessa il 30 dicembre, «a garantire il più rigoroso rispetto dei principi sanciti a tutela del pluralismo dell'informazione, avendo cura di assicurare, pur nel rispetto della libertà editoriale e alla luce dell'attualità della cronaca, un equilibrato accesso di tutti i soggetti politici al fine di garantire un'informazione completa ed imparziale».

Il Consiglio dell'Autorità, relatore Antonio Nicita, ha pertanto deciso di rivolgere alle società - a maggioranza e con il voto contrario dei Commissari Antonio Martusciello e Francesco Posteraro, quest'ultimo perché in dissenso sul termine per la verifica dell'ottemperanza ai provvedimenti dell'Autorità - un ordine affinché provvedano ad assicurare nei notiziari una immediata e significativa inversione di tendenza. Nel trimestre in corso (dicembre 2019 - febbraio 2020) - sottolinea la nota Agcom - «dovrà dunque essere garantita un'informazione equilibrata e un effettivo e rigoroso rispetto del principio della parità di trattamento tra i soggetti politici, che tenga conto del grado di rappresentatività di ciascun soggetto politico, anche con riferimento al rapporto dei tempi fruiti tra i diversi soggetti politici, nel rispetto dell'autonomia editoriale e giornalistica e della correlazione dell'informazione ai temi dell'attualità e della cronaca politica».

 

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