Malpensa, «Non siete lombardi, non potete fare il test». La Regione: «Priorità a stranieri e locali»

Malpensa, «Non siete lombardi, non potete fare il test», ma tornavano da paesi a rischio Covid
2 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Agosto 2020, 15:22 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 00:21

Niente tamponi a Malpensa per i non residenti in Lombardia. Alcuni passeggeri in coda all'aeroporto di Milano, che sono rientrati dalle destinazioni considerate a rischio come Malta, Grecia, Spagna o Croazia, si sono lamentati di non aver potuto fare il tampone in quanto non sono residenti in Lombardia. Ad esempio, per una coppia di ragazzi che convivono in Piemonte c'è stata una sorte diversa, sì al tampone per lui e no per lei: «noi conviviamo, io ho il domicilio in Piemonte e vivo con lei - ha spiegato il ragazzo - ma sono ancora residente in Lombardia quindi a me hanno detto che posso fare il tampone e a lei no».

Covid, test rapidi a Fiumicino: trovati 6 positivi di ritorno dalle zone a rischio

«Tendenzialmente i tamponi li facciamo a tutti» in aeroporto. «Ma se ci sono circa 6mila arrivi oggi e noi possiamo farne entro stasera ragionevolmente mille, bisogna fare una selezione, visti i flussi. E dovendo selezionare, chi è prioritario? Gli stranieri perché non si intercettano più, quindi se sono portatori involontari di contagio bisogna possibilmente intercettarli lì. E la seconda priorità sono i cittadini lombardi, per alleggerire soprattutto Milano, e se c'è spazio chiunque altro». A chiarirlo oggi in conferenza stampa a Malpensa è stato il direttore generale Welfare della Regione Lombardia, Marco Trivelli. Il riferimento è a un aspetto dello screening previsto in aeroporto, già evidenziato ieri in un comunicato dell'Ats Insubria. L'attività di testing avviata oggi all'aeroporto di Malpensa per chi proviene da Spagna, Grecia, Croazia e Malta, in collaborazione fra Ats Insubria, Asst Valle Olona e Asst Sette Laghi, si legge nella nota, «sarà riservata ai cittadini lombardi o ai viaggiatori stranieri che hanno in programma di permanere in Lombardia.

Per i passeggeri in transito, residenti o diretti in altre località fuori regione e per i cittadini lombardi impossibilitati ad effettuare il tampone in aeroporto, vige l'obbligo di rivolgersi all'Asl/Ats di competenza territoriale della destinazione finale, per la presa in carico e l'attività di testing». Un aspetto che ha suscitato il commento anche dell'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato, il quale ha definito «grave» la disposizione.
 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA