Rapine, omicidi e furti: è boom nel 2022. I dati del Viminale: «Reati crescono del 12,8%»

Cresce anche il numero di arrivi irregolari sul nostro paese

Rapine omicidi e furti in aumento, il dossier del Viminale: criminalità ancora sotto i livelli pre-Covid
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Lunedì 15 Agosto 2022, 14:01

È finito l'effetto lockdown, anche sotto il profilo della sicurezza. Se il 2020 è stato l'anno record per il minor numero di furti, omicidi e rapine compiuti, quest'anno i reati tornano a crescere del 12,8% rispetto al 2021. Lo conferma il dossier del Viminale pubblicato il 15 d'agosto in occasione del Comitato per l'ordine e la sicurezza da cui emerge anche un altro dato "nero" per il nostro paese: l'aumento del numero di femminicidi, con 125 donne uccise nell'ultimo anno. 

 

Criminalità, 319 omicidi e oltre 24mila rapine nel 2022  

I reati registrati nel periodo tra il primo agosto 2021 e il 31 luglio 2022 sono stati in tutto oltre 2 milioni (2.116.479), in aumento rispetto ai 12 mesi precedenti quando erno stati solo 1.875.038, ma meno dei 2.338.073 del periodo 1 agosto 2018-31 luglio 2019.

Nell'ultimo anno si contano 319 omicidi (36 attribuibili alla criminalità organizzata) e 24.644 rapine (erano 19.975 nell'anno precedente e 25.588 nel periodo precovid).  

Stesso andamento per i furti: 902.014 nell'ultimo anno, 730.061 nell'anno precedente 1.117.855 nel periodo precovid. Aumentano anche le persone denunciate in stato di arresto che sono 149.608 contro le 146.699 del 2021 e quelle solo denunciate che sono 632.647 (erano 680.568 l'anno scorso). 

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I reati aumentano del 12,8% 

In percentuale l'aumento di reati comessi rispetto all'anno passato è del 12,8%. Cifre comunque inferiori a quelle del periodo pre-pandemico: il dato del 2022 è più basso del 9,4% rispetto al numero di delitti registrati nel 2019.

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Migranti, arrivi +40%: la maggiorparte da Libia Tunisia e Turchia 

Cresce anche il numero di arrivi irregolari sul nostro paese: sono 45.664 i migranti sbarcati dall'inizio dell'anno (1 gennaio-11 agosto 2022) in Italia, il 40,36% in più dell'anno precedente, di cui 6.070 minori non accompagnati. Aumentano nello stesso periodo anche gli scafisti arrestati (137), il 41,24% in più. 

Del totale degli sbarchi sono 21.347 i migranti soccorsi a seguito di eventi di salvataggio Sar (Search and Rescue 46,7%), di cui 7.270 quelli recuperati da ong (16%) e 24.317, il 53,2%, sono arrivati con sbarchi autonomi.

I principali paesi di provenienza sono Libia (24.809), Tunisia (12.536) e Turchia (7.039). Seguono Libano, Algeria, Siria e Grecia.

Guerra in Afghanistan: +600% di arrivi nel nostro paese 

Per quanto riguarda i canali di accesso legali, quattro persone sono arrivate per reinsediamento, 977 attraverso corridoi umanitari, 185 in seguito a evacuazioni umanitarie e 5.544 con l'operazione Aquila dall'Afghanistan. Sempre negli ultimi otto mesi sono 3.955 i rimpatri.

Al 10 agosto sono 95.184 in totale i migranti in accoglienza in Italia, il 23,9% in più rispetto al 10 agosto dello scorso anno: 682 sono in hotspot, 63.570 in centri di accoglienza e 30.932 nei Sai.  

Un capitolo a parte è quello che riguarda il popolo Afghano, con il ritorno dei talebani a Kabul 5.770 cittadini afghani hanno chiesto asilo in Italia, un dato in aumento di quasi il 600% rispetto alle 827 domande presentate tra il primo agosto 2020 e il 31 luglio 2021. Negli ultimi 12 mesi è stata riconosciuta la protezione internazionale a 5.960 afghani (il dato comprende anche decisioni relative a richieste presentate precedentemente), anche queste in forte aumento rispetto alle 1.407 dell'anno prima. La percentuale di riconoscimento è del 96%. In totale 3.649 persone provenienti dell'Afghanistan rientrano nel circuito di accoglienza, di cui 1.899 nei centri e 1.750 nel Sai (Sistema di accoglienza e integrazione).  

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