Conad, 3.105 esuberi per la rete di supermercati Auchan. «Soluzioni occupazionali diverse»

Conad, 3.105 esuberi nel piano di salvataggio di Auchan. «Soluzioni occupazionali diverse»
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Mercoledì 30 Ottobre 2019, 15:53 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 11:17

Conad ha presentato il piano industriale per «il salvataggio» di Auchan, catena francese di supermercati e ipermercati, considerata una delle principali aziende operanti nel settore della grande distribuzione a livello internazionale. Il piano prevede 3.105 esuberi a cui vengono offerte «soluzioni occupazionali diverse», come i ricollocamenti presso la rete Conad o reti di terzi, attraverso «un vero e proprio Piano per il Lavoro, inteso come salvaguardia del lavoro e tutela dell'occupazione». Lo comunica Conad in una nota sottolineando di aver messo in sicurezza 13.035 dei 16.140 dipendenti che lavoravano presso il gruppo Auchan al momento dell'acquisizione.
 


Duecentosessantanove punti vendita, 18mila dipendenti dislocati in 12 diverse Regioni. Dati i numeri, la preoccupazione resta alta, anche perchè di certezze, fino ad ora, ce ne sono ben poche. Per questo i dipendenti di Auchan, i cui negozi sono stati ceduti a Conad, oggi hanno deciso di scioperare in massa, mentre a Roma i sindacati di categoria CgilCisl e Uil si sono riuniti al tavolo del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) per chiedere maggiore attenzione sulla vertenza e per invocare la necessità di interventi strutturali. 

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L'accordo. Facciamo un passo indietro. L'accordo per la cessione dei negozi di Auchan Retail Italia al colosso Conad è stato ufficializzato tra lo scorso maggio e lo scorso luglio. L'oggetto del contratto era l'acquisizione di 1600 punti vendita. A far discutere e a preoccupare sono i molti profili di incertezza che ancora circondano la maxi operazione. In primis, la tutela dei dipendenti Auchan. Nel mese di ottobre 2019 ad essere assorbiti da Conad sono stati 109 punti vendita, per un totale di 5700 dipendenti coinvolti. Fisascat, UilTucs e Filcams puntano il dito contro Conad: non siete stati capaci di garantire le tutele della prima tranche di lavoratori, figuriamoci quella dei restanti 12mila ancora in bilico. 



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Lo sciopero. Per questo il 29 ottobre in tutta Italia i punti Auchan hanno chiuso i battenti, nelle stesse ore i cui lavoratori e le rappresentanze sindacali si sono riuniti a Palazzo Piacentini per chiedere all'Esecutivo di verificare se effettivamente la soluzione proposta da Conad sia quella più conveniente per la collettività e quali garanzie propongano altri eventuali acquirenti. Gli Enti e i lavoratori non ritengono possibile che i problemi vengano gestiti in modo frammentato e locale e che non ci sia, invece, un governo centrale che sia in grado di garantire la salvaguardia e la dignità del loro lavoro.

I sindacati: nessuna novità positiva. Ancora nessuna certezza per gli oltre 400 lavoratori Auchan-Sma/Ipersimply interessati, in Abruzzo, dal processo di riorganizzazione nell'ambito dell'acquisizione da parte di Conad. Stamani una delegazione di cinquanta dipendenti ha manifestato, insieme ai colleghi giunti da tutta Italia, davanti al ministero dello Sviluppo economico, dove si è svolta la trattativa tra l'azienda e i sindacati. Con i lavoratori c'erano Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs della provincia di Pescara, che sottolineano come non vi siano state «novità positive». In Abruzzo gli unici ad aver tirato un sospiro di sollievo sono i dipendenti dei Simply che si trovano nei centri commerciali 'Arcà di Spoltore (Pescara) e 'Porto Allegrò di Montesilvano (Pescara), già acquisiti da Conad. Il processo attualmente in atto riguarda l'acquisizione di 109 punti vendita su un totale di oltre 1.500.

L'azienda oggi ha dichiarato circa 3.000 esuberi nei negozi di tutta Italia. «Conad - afferma il segretario provinciale della Fisascat-Cisl, Davide Frigelli - non ha voluto dire come intenderà procedere per ulteriori acquisizioni.
Auchan cesserà le attività a dicembre 2020: il rischio è che molti punti vendita non verranno acquisiti, con conseguente perdita del posto di lavoro per i dipendenti. L'unica nota positiva è che siamo riusciti ad ottenere l'assenso all'utilizzo degli ammortizzatori sociali laddove ce ne fosse bisogno». I punti vendita interessati in Abruzzo insistono principalmente nelle province di Pescara e Chieti, oltre a quello di Silvi (Teramo). Stamani, mentre a Roma erano in corso la trattativa e la manifestazione, sui territori c'è stato lo sciopero dei lavoratori. In attesa dei dati definitivi, i sindacati parlano di «adesioni alte».


 

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