Pamela Codardini e il compagno uccisi in Messico. Una vera e propria esecuzione: prima hanno freddato nel retro del loro negozio di pipe e tabacchi, il «Mr Green The Smoke Shop», il compagno 29enne Juan Yair Valdez Ruiz detto «el Yayo» e poi lei, Pamela Codardini, 35 anni anni originaria di Favaro (Venezia) ma da diversi anni residente in Messico, a Ocotlan de Morelos, nella regione delle Valli centrali dello stato di Oaxaca, una località di 21 mila abitanti. Il duplice omicidio è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato 27 gennaio ma è stato reso noto solo nelle ultime ore.
Pamela Codardini uccisa con il compagno da un commando in Messico: aveva 35 anni, era veneziana
Pamela Codardini, l'obiettivo era il compagno
Dalle prime informazioni sembra che la vera vittima dell'agguato del commando fosse proprio il compagno, nell'ambito di un regolamento di conti della criminalità organizzata specializzata nel narcotraffico.
Pamela Codardini uccisa con il compagno da un commando in Messico
Pamela Codardini, il marito ucciso (in modo orrido) nel 2013
Il 29enne sarebbe stato un fedelissimo, anzi il braccio destro di Jaime Alberto Valdez, detto «El Piolin», capo del cartello di Los Medina, che si è tolto la vita ad ottobre per sfuggire alla cattura da parte delle autorità messicane. Nel 2012 Pamela aveva perso il marito di Capriva del Friuli (Udine), lo chef Alex Bertoli, trucidato anche lui in Messico, poco lontano dalla pizzeria che aveva aperto da poco a Mazunte. Bertoli fu brutalmente assassinato a colpi di bastone e poi bruciato vivo. Nonostante la tragedia, la donna aveva deciso di restare in Messico. A dar conto dell'accaduto sono stati per primi i media messicani che hanno mostrato le immagini, definite terribili, della tragedia. «Una crudele esecuzione - riportano le emittenti del luogo - con gli assassini che sembrano aver voluto guardare negli occhi Juan mentre lo finivano». I primi a dare l'allarme sono stati i vicini, che hanno sentito gli spari, ma quando la polizia locale è giunta sul posto la coppia era già morta. A informare la famiglia di Pamela è stata la cancelleria dell'ambasciata italiana a Città del Messico.